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27
Nov

Parco delle Mura

carta parco muraUno dei più bei tesori di Perugia sono le nostre mura, sia etrusche che medievali. Su iniziativa di un gruppo di cittadini ed associazioni culturali abbiamo proposto di valorizzarle attraverso l’istituzione del Parco delle Mura che le renda fruibili insieme alle aree verdi che le circondano e ai percorsi di trekking urbano per le vie del centro storico.

Il tutto ripensando la viabilità e il trasporto pubblico, puntando a diminuire il traffico e a pedonalizzare aree d’interesse come quella di Piazza Grimana esattamente di fronte all’Arco Etrusco appena restaurato.

Di seguito il testo della proposta:

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Considerato che:

– Un nutrito gruppo di privati e associazioni del mondo della cultura cittadina ha formulato ipotesi e proposto progetti, le cui ragioni nascono dalla volontà di ripensare il ruolo delle mura cittadine, delle aree e delle monumentalità di loro pertinenza, dei percorsi, delle porte e, più in generale, della loro valorizzazione, così come da molti anni teorizzato da Radici di pietra anche in più pubblicazioni sul tema;

– A tale processo hanno dato il loro fondamentale contributo e spinta la Società di Mutuo Soccorso, Vivi il Borgo, Circolo Ponte d’Oddi e altri soggetti privati, puntando l’attenzione, in particolare, sulle condizioni di Piazza Grimana che di tale percorso costituisce certamente una delle parti più nobili e significative;

– Negli scorsi anni sono stati realizzati numerosi interventi di valorizzazione e manutenzione delle mura e delle porte cittadine tra cui spicca il completo restauro dell’Arco Etrusco (intervento da 1.100.000 euro sponsorizzato da Brunello Cucinelli che interessa la facciata ed i bastioni, per un totale di circa 1.400 metri quadrati, escluso il retroprospetto e il sottarco, oggetto di un primo stralcio da 140.000 euro, finanziato dal Ministero per i Beni culturali, dal Comune e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia).

mura perugia 5– Nel Documento Unico di Programmazione Sindaco e Giunta hanno espresso la ferma volontà di procedere alla valorizzazione delle mura etrusche e conseguentemente di quelle medievali.

Preso atto che:

– Nel documento congiunto proposto dalle associazioni viene riportato che “A ridosso del “Muro etrusco” esiste uno spazio verde che parte dal giardino dell’ex cinema Usignolo, dove sembra di poter toccare l’alessiano campanile di santa Maria Nuova, comprende gli orti delle Prome, quelli del Verzaro fino a san Francesco al Prato, da qui la Canapina, il “Campaccio” e poi gli orti fino a porta Eburnea.”

– “Intorno alle mura medievali il verde esterno a Corso Bersaglieri, poi il Parco sant’Angelo fino alla Torre, compreso il sagrato del Tempio di San Michele Arcangelo, tutta la campagna che circonda san Matteo degli Armeni e il convento francescano di Monte Ripido, per poi scendere fino all’Elce e da qui salire all’area esterna di san Francesco al Prato.”

– “Una superficie vasta sulla quale insistono molte istituzioni culturali della città: le sedi dell’Università per Stranieri e dell’Università degli Studi, Biblioteche Augusta e di Monte Ripido, Centro Capitini, Accademia di Belle Arti e futuro Auditorium di San Francesco al Prato, Conservatorio musicale.”

mura perugia 3– “Un parco simile arricchirebbe l’offerta turistica e culturale della città. Basti pensare alla possibilità di organizzare la “camminata del Verzaro” che partendo da via Appia – con a sinistra il muro etrusco e a destra il panorama su porta Sant’Angelo – arriva a San Francesco al Prato o a un giardino custodito alle Prome, che, se ben disegnato, consentirebbe di organizzare spettacoli e mostre all’aperto”.

– “Per quanto riguarda l’area esterna alle mura medievali, gli abitanti di Corso Garibaldi hanno già iniziato a usarla: gioco delle bocce, raccolta olive, orti degli Armeni. Attività che potrebbero essere ampliate e arricchite in sinergia con i programmi della città e mettendole a disposizione di tutti i cittadini.”

– “Tutto questo incardinato intorno a Piazza Grimana. Perché non pensare a una parte dell’attico dell’Università per Stranieri, trasformato in giardino pensile? Si collegherebbe idealmente al verde sottostante. Da quell’altezza lo sguardo può spaziare su tutto il Parco delle mura e le bellezze che contiene: Arco etrusco, San Bernardino, San Francesco al Prato, campanile dell’Alessi, mura etrusche e medievali, Corso Garibaldi. Sarebbe una fonte di finanziamento per l‘Università. Un “Roof garden” unico. Un’ulteriore bellezza e opportunità della nostra città.”

mura perugia 1– “Piazza Grimana rinnovata dovrà diventare il perno degno di questa ricca realtà urbanistica. Quindi, chiunque interverrà su di essa non potrà dimenticare oltre a quello storico artistico, il valore simbolico dell’Arco etrusco, in cui i perugini si sono riconosciuti, si riconoscono e si dovranno riconoscere. Tener conto che vi si affaccia il settecentesco palazzo dell’Università per Stranieri, un luogo attraverso il quale il mondo ci guarda e ci giudica. Considerare che ogni intervento sulla piazza avrà effetti sul territorio circostante e viceversa. Non abbiamo pensato a come debba essere una nuova piazza Grimana. Ci siamo concentrati sui presupposti che possano consentire di pensarla. Compito di ridisegnarla, eventualmente, sarà di altri. Siamo certi che all’interno del Palazzo comunale ci siano tutte le professionalità, capacità e conoscenze necessarie. Quindi, sarà compito del Comune stabilire se utilizzare le proprie risorse o indire, come ha già dimostrato di saper fare, un concorso internazionale che favorisca una libera competizione per un progetto di primaria importanza per la città. Urgente e affascinante, che dovrà inserire la contemporaneità in un contesto dove, nel corso dei secoli, varie stratificazioni storiche, artistiche, sociali e culturali si sono sovrapposte l’una all’altra.”

mura perugia 2– “Intervenire su piazza Grimana servirà anche a interrompere una serie di sottrazioni che l’hanno resa così com’è. Ne ricordiamo solo alcune: l’abbattimento delle case de “La Spina” che si trovavano di fronte all’Università per stranieri; del loggiato della chiesa di san Fortunato e la sua successiva chiusura; i lampioni liberty che dal marciapiede dell’Università per stranieri sono finiti alla Città della Domenica. Ma nei luoghi di vita, vivibili o insopportabili che siano, i vuoti non esistono, c’è sempre qualche cosa e/o qualcuno che li riempie. A piazza Grimana l’hanno fatto la vegetazione sempre più invasiva, il traffico sempre più caotico, i grandi autobus che l’attraversano e, purtroppo, la criminalità che tenta di insediarvisi. È, quindi, necessario che vada interrotta questa spirale negativa, salvaguardando le cose buone che già vi sono e che, secondo noi, dovranno essere portate nella “nuova”: il mercato settimanale e il campo di pallacanestro. Entrambi, in un ambiente che giorno dopo giorno si andava degradando, hanno consentito e consentono scambi salutari tra le persone. Un ruolo che non solo va mantenuto, ma rafforzato e incoraggiato: piazza e mercato da sempre sono l’una l’espressione dell’altro. Per quanto riguarda il gioco della pallacanestro c’è da notare che dà una bella immagine di Perugia: una città che consente a giovani di tutto il mondo di conoscersi facendo sport sotto lo sguardo plurisecolare e imponente dell’Arco etrusco. Attenzione merita anche il monumento in memoria delle vittime di tutti i genocidi. È messo in un angolo, dove si sta arrugginendo ed ha perso il senso che aveva, in qualche maniera anche lui sottratto alla piazza. Pensiamo che o a piazza Grimana o in altro luogo della città gli vada trovata una sistemazione consona a quello che vuol ricordare.”

mura perugia 6– “In base a quanto detto abbiamo deciso di indicare una serie d’interventi da mettere in pratica nella piazza e nell’area che la circonda. Alcuni immediati, perché cittadini, studenti e turisti hanno il diritto di poter frequentare il luogo con dignità e serenità da subito. Altri di più lungo respiro, perché stando coni piedi piantati nel presente – gettando contemporaneamente lo sguardo oltre l’orizzonte – si potrà pensare una nuova piazza Grimana degna del passato che ha avuto, del presente che ha e del futuro che l’aspetta.”

Valutato che:

– Riteniamo che occorra ragionare seriamente sulla necessità di abbattere sostanzialmente il traffico veicolare pubblico e privato nella zona di Piazza Fortebraccio, già Piazza Grimana. Questo, infatti, è totalmente incompatibile con il buon esito di tutti i propositi fin qui esposti. Si confida, per questo, in una sistematica riflessione che, come proposto da Radici di pietra e degli altri Soggetti, faccia della politica della “sottrazione” e della conseguente azione di revisione dello status quo l’arma vincente per assicurare un risultato duraturo. Proficui colloqui in tal senso sono stati già avviati con gli uffici competenti. Si tratta, ora, di mettere in fila le soluzioni proposte e quelle che potranno esservi, verificarle e metterle in “graduatoria” tra loro. Ciò consentirà, per di più, di pianificare gli interventi, secondo le risorse man mano disponibili ma, anche, di avviare quel doveroso processo di programmazione urbana capace di guardare in prospettiva il futuro della città.

mura perugia 4– Poche città nel mondo possono vantare due cinte murarie, la prima etrusca e la seconda medioevale, arricchite da numerose porte cittadine (Arco Etrusco, Porta Marzia, Porta Trasimena, Arco dei Gigli, Arco della Mandorla o Porta Eburnea, Arco di Sant’Ercolano o Porta Cornea, Porta Sant’Angelo, Porta Santa Susanna, Porta San Pietro o Porta Romana) e, allo stesso tempo, circondate da parchi e aree verdi come può fare Perugia.

– Nel frattempo, il Comune di Perugia, in virtù della proposta di Radici di pietra con l’apporto scientifico della Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio dell’Università di Roma “La Sapienza”, sta avviando un Progetto europeo di “Valorizzazione delle città murate d’Europa e del Mediterraneo” che vede ancora una volta Perugia in qualità di città capofila. Grande impulso potrà derivare al Capoluogo umbro dall’attivazione dei succitati programmi dell’UNESCO e della UE se la città saprà programmare per tempo la realizzazione del proprio PARCO DELLE MURA.

– Il reperimento dei fondi potrà avvenire anche attraverso il ricorso a bandi europei destinati alla rivitalizzazione dei centri storici, alla valorizzazione delle aree verdi e/o a misure correlate. A questo scopo, i documenti di bando relativi, derivanti dai Soggetti proponenti, potranno essere a loro volta elaborati anche attraverso il contributo operativo dell’AUR, delegata alle ricerche in Umbria e in grado di assicurare il corretto e proficuo svolgimento e successo delle pratiche inerenti i bandi europei. Si sottolinea il carattere particolare del progetto, che non deve essere realizzato in un’unica soluzione, ma piuttosto per stralci funzionali e dilazionati nel tempo, all’interno però d’un disegno generale, per cui ogni stralcio sia strettamente connesso alla visione generale. Questo permetterà anche di dilatare nel tempo e rendere sostenibile l’impegno economico.

Il Consiglio comunale impegna l’Amministrazione a:

– Portare avanti la proposta delle associazioni cittadine Radici di Pietra, Società di Mutuo Soccorso di Perugia, Piazza Grimana e Dintorni, Vivi il Borgo e Circolo Ponte d’Oddi e altri soggetti privati sulla necessità di dare corso al progetto del Parco delle Mura urbiche, a partire da quelle etrusche che sono oggetto della candidatura “UNESCO” di Perugia quale città capofila della Dodecapoli etrusca e dal Programma Europeo “Valorizzazione delle città murate d’Europa e del Mediterraneo” di cui sopra”.