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13
Mar

Madonna Alta, nuova vita del centro socio-sanitario: proposti lavori di riqualificazione con orti sociali, area verde e nuovi servizi

Oggi se si va al centro socio-sanitario di Madonna Alta, struttura di proprietà del Comune di Perugia, ci si trova di fronte da una struttura fatiscente, nonostante la qualità dei servizi sanitari che la ASL vi offre e i servizi sociali portati avanti con passione dagli assistenti sociali.

La nostra proposta è di dare nuove vita a questa realtà: servono lavori di riqualificazione della struttura (ad oggi con il cemento che cade e l’acciaio arrugginito esposto all’esterno) inserendovi orti sociali, eliminando la recinzione metallica che chiude l’area verde ed inserendovi nuovi servizi, come quello della neuropsichiatria infantile e riabilitazione età evolutiva.

Aprendo la strutture e gli spazi verdi limitrofi a tutta la cittadinanza.

 

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Di seguito il testo integrale della proposta.

 

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PREMESSO CHE:

  • Nel quartiere di Madonna Alta il Comune di Perugia è proprietario di un immobile situato in via Pian della Genna, 2 concesso in comodato d’uso alla USL che viene utilizzato in parte come centro diurno per l’Alzheimer ed in parte come Consultorio e centro Socio-Sanitario.
  • Intorno alla struttura oltre ad parcheggio c’è un’area verde pubblica e curata con alcune piante di olivo, da un campo per il gioco delle bocce e da un’altra area accessibile, ma recintata con piante da frutto, panchine e tavoli in pietra del tutto abbandonata.

CONSIDERATO CHE:

  • L’immobile, come si evince anche da alcune foto allegate, è in condizioni fatiscenti: le mura sono completamente imbrattate da scritte fatte con bombolette spray, rifiuti di tutti i tipi sono accumulati ovunque, anche nelle fioriere e nella parte retrostante dell’edificio.
  • Le strutture esterne sporgenti (terrazze e caditorie) sono scrostate, con il cemento staccato e il ferro esposto ed arrugginito, a rischio caduta di parti di cornicione.
  • La struttura si trova all’interno del quartiere di Madonna Alta e, stante la situazione attuale, rappresenta fonte di degrado per l’intera area con la possibilità che le aree porticate retrostanti la struttura diventino luoghi di bivacco per sbandati e senza fissa dimora.

VALUTATO CHE:

  • La convenzione di comodato tra il Comune e la Asl è in scadenza e per questo non si procede ai lavori di manutenzione ne ordinaria ne straordinaria.
  • Il Servizio di Neuropsichiatria infantile e riabilitazione età evolutiva accoglie la fascia di bambini e giovani da 0 a 18 anni per prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi neuropsicomotori e sensoriali che possono insorgere dalla nascita, anche pretermine, fino ai 18 anni.
  • La valutazione diagnostica è il primo passo del percorso di intervento per tutte le problematiche a cui segue un colloquio con i genitori pe comunicare l’esito delle valutazioni e l’eventuale progetto riabilitativo; avviene in particolare attraverso:
    • valutazione neuropsichiatrica infantile
    • valutazione neuro-psicologica
    • valutazione oculistica
    • valutazione ortopedica e fisiatrica
    • valutazione otorino-audiologica
    • valutazione fisioterapica
    • valutazione logopedica
  • Il progetto è sempre individuale e personalizzato e può prevedere:
    • abilitazione – riabilitazione neuromotoria, psicomotoria individuale o di gruppo
    • abilitazione – riabilitazione cognitiva, sensoriale, comunicativa-linguistica e neuropsicologica individuale o di gruppo
    • prescrizione ed addestramento protesi/ausili
    • valutazioni tecnico-ambientali per sostegno alla gestione della vita quotidiana
    • supporto alla famiglia
    • collaborazioni con istituzioni scolastiche come previsto dalla legge 104/1992
    • collaborazione con altre istituzioni e servizi
    • collaborazione con la Clinica Otorinolaringoiatrica dell’azienda Ospedaliera, nell’ambito del progetto Regionale di prevenzione della sordità
    • attività di prevenzione e valutazione longitudinali in collaborazione con la UTIN (Unità Terapia Intensiva Neonatale- Centro immaturi) ed il day hospital pediatrico dell’Azienda Ospedaliera di Perugia

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

  • A invitare l’assessore competente per relazionare sulla convenzione di comodato con USL Umbria 1 e sullo stato di fatiscenza dell’immobile e sulla necessità di un recupero urgente.
  • Ad avviare un progetto di recupero dell’intera area verde rimuovendo la recinzione in ferro battuto che rappresenta un ostacolo architettonico pur essendo l’area pubblica e fruibile, ipotizzando anche la realizzazione di una serie di piccoli orti urbani che potrebbero rappresentare un presidio naturale dell’intera zona.
  • A destinare parte della struttura, oltre al servizio diurno per l’ Alzheimer, il consultorio e il centro Socio-Sanitario, al servizio di Neuropsichiatria infantile e riabilitazione età evolutiva solo dopo il recupero della struttura e dell’area verde limitrofa.