Tutto un altro blog!

26
Set

Tutta un’altra storia

Sulle pagine del Times nel 1914, poco prima che il Regno Unito dichiarasse guerra all’Impero Tedesco, apparve questo annuncio: “Cercasi uomini per un viaggio rischioso. Bassa paga, freddo glaciale, lunghi periodi nella più completa oscurità e pericolo costante. Incolumità e ritorno incerti. Onori e riconoscimenti in caso di successo.

La posta in gioco era l’ultimo baluardo inesplorato della terra, la sola grande impresa rimasta all’umanità: l’attraversamento del continente bianco da mare a mare, la traversata antartica. Ma la nave rimase incagliata nel ghiaccio e si inabissò. Vi starete chiedendo perché vi sto raccontando una storia tragica?

Perché poteva esserlo e non lo è stata. I 28 uomini dell’equipaggio che avevano risposto all’annuncio lottarono per sopravvivere con provviste limitate, costretti per mesi a vivere accampati sul pack in un ambiente in cui la temperatura oscillava da -22°C a -45 °C.

Dopo 36 mesi di spedizione in condizioni disumane, nessuno dell’equipaggio aveva perso la vita. Tra i sopravvissuti non vi erano stati nemmeno episodi di violenza o, peggio, di cannibalismo, come accaduto negli altri naufragi. Come è stato possibile? Proprio grazie all’annuncio con cui l’equipaggio era stato reclutato: erano le persone giuste per compiere l’impresa e, quando l’avventura si tramutò in disavventura, furono all’altezza della sfida.

Oggi vorrei iniziare la nostra piccola grande avventura con lo sfondo della piana di Castelluccio di Norcia e, a più di un secolo di distanza da quell’annuncio, con lo stesso spirito: provare a scrivere insieme non solo un pezzo di cronaca, ma una pagina di storia. Ho appena accettato la candidatura al Consiglio Regionale: l’ho fatto non per conservare l’attuale, ma per aprire una nuova stagione con il coraggio del cambiamento.

Non è la candidatura di un singolo, dettata magari da ambizioni o interessi personali, ma quella di una comunità che si impegna per realizzare progetti e idee collettive. Ogni carica per noi è sempre stata un mezzo e mai un fine, al contrario di altri.

Ecco, proprio per questo, come nell’annuncio sul Times del 1914, voglio essere chiaro fin dall’inizio, la nostra non sarà una campagna elettorale in discesa: qui non troverete capi-corrente o capi-bastone, qui non troverete favori e raccomandazioni. Chi cerca clientelismi e prebende non è nel posto giusto. Mai come questa volta sarà importante scegliere chi votare, ma anche e soprattutto chi non votare.

Il successo di questa impresa è soltanto nelle nostre mani e dipende esclusivamente dall’impegno di tutti noi. Io sono, sarò e voglio essere un candidato di totale rottura con il passato, a partire dai metodi e dai nomi che ci hanno portato fino a qui.

Senza disconoscere la nostra storia e i nostri valori, ma con la consapevolezza che l’unico modo di difenderli è riaccendere la speranza contrastando due fenomeni speculari che, non a caso, hanno occupato le prime pagine in questo periodo: da un lato la politica dell’odio di una destra pericolosa, dall’altro la politica dell’ego di chi non riesce mai a fare un generoso e necessario passo indietro.

Non possiamo più permetterci né l’una, né l’altra: liberiamo le idee nuove, le energie nuove e i volti nuovi. Abbiamo promesso di voltare pagina all’Italia, ma in Umbria dovremo fare ancora di più: bisognerà proprio cambiare libro.

L’unica strada possibile è la discontinuità e il ricambio, non di facciata ma totale.

Scriviamo, insieme, tutta un’altra storia!