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20
Mar

Facciamo chiarezza sul Registro per la Libertà di Cura

assemblea-consiglio-comunale-perugiaA pochi giorni dall’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, della pratica concernente l’istituzione e il regolamento per il Registro per la Libertà di Cura, Tommaso Bori torna sulla vicenda per sgombrare il campo da possibili interpretazioni sbagliate.

Nel criticare l’atteggiamento assunto in aula dall’opposizione e da parte della maggioranza, il consigliere del P.D. che ha presieduto la Commissione Testamento Biologico, ribadisce che con il registro non si è voluto introdurre alcun diritto illegittimo, bensì semplicemente rendere fruibile una prerogativa sancita dalla Costituzione ed attivabile solo su esplicita volontà del cittadino. In ogni caso Bori annuncia di aver presentato, nel contempo, un’interrogazione rivolta all’Amministrazione per chiedere informazioni sui tempi e le modalità di attivazione del Registro a Perugia.

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“Intervengo qualche giorno dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Perugia della delibera che istituisce e regolamenta il Registro delle Dichiarazioni per la Libertà di Cura, prima fase della messa in atto delle linee guida che la Commissione sul Testamento Biologico ha consegnato all’amministrazione e che ora attendono una completa attuazione.
libera-scelta-libero-statoSento la necessita di fare chiarezza perché ho letto varie e discordanti posizioni ed opinioni sia sulla questione, sia sull’operato del Consiglio Comunale: da una parte si invoca il rischio di una deriva eutanasia, dall’altra parte si risponde con il considerare insufficiente il lavoro svolto in aula.
Queste posizioni opposte sono evidentemente antitetiche, non potrebbero coesistere e non possono riferirsi alla stessa delibera, se non fosse che sono entrambe strumentali e non corrispondenti al vero.
La volontà rispetto al Registro per la Libertà di Cura non è altro che quella di offrire un servizio. Tanto al cittadino che potrà esprimere le proprie direttive mettendole nero su bianco e con la matematica certezza che vengano ricevute in forma cartacea da chi stabilirà lui stesso, nel caso in cui non sia in grado di esprimere direttamente le proprie volontà con la sua voce. Quanto al medico che potrà avere tra le mani l’interpretazione autentica e non equivoca delle intenzioni e dei desideri del proprio paziente.
L’istituzione e il regolamento del Registro per la Liberà di Cura non crea nessun nuovo diritto illegittimo, ma semplicemente rende fruibile un diritto sancito nella nostra carta Costituzionale in numerosi articoli, cioè quelli che stabiliscono la libertà di cura, la possibilità di rinunciare ai trattamenti non voluti e l’inviolabilità della volontà della persona.
Credo sia doveroso ed esemplare che un’istituzione, come il Comune, cerchi di trovare mezzi ed offrire servizi per attuare i principi della Costituzione della Repubblica Italiana, troppe volte facciamo citazioni o utilizziamo parti della carta costituzionale come fosse un menù da ristorante da cui selezioniamo ciò che più ci piace e scartiamo tutto il resto.
Da cittadino di Perugia, prima che da Consigliere Comunale, mi sono sentito orgoglioso di una scelta come questa e sono stato fiero di aver potuto contribuire a realizzarla. Mi dispiace soltanto che per posizioni ideologiche una parte minoritaria che siede tanto alla destra, quanto alla sinistra, del Consiglio Comunale abbia perso l’occasione di votare a favore di un servizio alla cittadinanza e al sistema sanitario che andava nella direzione tracciata dai nostri padri costituenti.
tommaso-bori-consiglio-comunaleTroppo spesso l’opposizione confonde la possibilità di esercitare un diritto con il dovere di farlo, infatti nessuno costringe il cittadino a compilare e registrare le proprie dichiarazioni anticipate di trattamento. E anche nel farlo ognuno è libero di dichiarare sia di voler sospendere le cure, sia di volerle continuare.
Troppo spesso l’ala più radicale della maggioranza preferisce piantare una bandierina, chiedere sempre un qualcosa di diverso da ciò che è raggiungibile, di più duro e puro, piuttosto che cercare una sintesi di sensibilità e culture, una mediazione sostenibile e che rappresenti tutta la cittadinanza. Questo dovrebbe essere il compito e lo scopo di una coalizioni moderna e riformista quale noi vogliamo essere.
Come detto sopra il Registro delle Dichiarazioni per la Libertà di Cura non è che il primo passaggio per l’attuazione sia delle linee guida stilate dalla Commissione Testamento Biologico, sia della proposta votata nella IV Commissione Consiliare Permanente – Affari Istituzionali. Ora spetta agli uffici e alla giunta attivare la seconda fase, ovvero predisporre tutti gli atti necessari e dotarsi di tutti gli strumenti utili al fine di permettere alla cittadinanza di depositare le proprie Dichiarazioni, oltre che registrarle.
Nell’attesa che questo venga fatto ho già presentato un interrogazione sul tema, per chiedere con quali modalità ed in quali tempi questo servizio sarà disponibili e fruibile dai cittadini.
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OGGETTO:  Interrogazione sul Registro delle Dichiarazioni per la Libertà di Cura
testamento-biologicoVISTI:
La petizione popolare approvata dal Consiglio Comunale in materia di Testamento Biologico.
La delibera del Consiglio Comunale sui servizi amministrativi da offrire alla cittadinanza riguardanti le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento.
La delibera del Consiglio Comunale sull’istituzione e la disciplina per il Registro delle Dichiarazioni sulla Libertà di Cura.
La linee guida approvate dalla Commissione Consiliare sul Testamento Biologico e il regolamento approvato alla IV Commissione Consiliare Permanente – Affari Istituzionali.
RITENIAMO CHE:
Ad oggi sia previsto di offrire un servizio a tutti i cittadini che intendono dichiarare dove sono conservate le loro direttive riguardanti la cura ed i trattamenti a cui intendono essere sottoposti con il Registro delle Dichiarazioni per la Libertà di Cura, utile anche a chi ha già depositato da tempo i propri documenti presso notai, avvocati o fiduciari.
Come disposto nelle linee guida approvate dalla Commissione Consiliare sul Testamento Biologico, nel regolamento approvato alla IV Commissione Consiliare Permanente – Affari Istituzionali, nelle delibere del Consiglio Comunale in materia di Dichiarazioni Anticipate di Trattamento e di Dichiarazioni sulla Libertà di Cura, sia necessario non solo registrare a titolo gratuito dove il cittadino conserva le proprie volontà, ma anche predisporre tutti gli atti necessari ed a dotarsi di tutti gli strumenti utili al fine di permettere alla cittadinanza di depositare le proprie Dichiarazioni, fosse anche a titolo oneroso.
SI INTERROGANO GLI UFFICI E LA GIUNTA:
Rispetto ai tempi e alle modalità con cui si intende attivare dapprima il Registro delle Dichiarazioni sulla Libertà di Cura ed in seguito il relativo Deposito.