Ripensare il Centro Storico

il coraggio del cambiamento verticaleIl centro storico è il cuore della nostra città e il simbolo con cui viene riconosciuta nel mondo. L’impegno dispiegato finora dall’amministrazione e dalle associazioni territoriali è stato importante, sono molti gli esempi positivi di collaborazione come BorgoBello, Distretto del Sale, Fiorivano le Viole, Ri Vivi Borgo Sant’Antonio, Via dei Priori, Vivi il Borgo, Cittattiva e ArtiCity, ma dobbiamo continuare a lavorare con ancor maggior impegno di prima per la fruibilità e la vivibilità dell’acropoli. Oltre all’accesso in centro, che va garantito a tutti con politiche di mobilità e parcheggio adeguate, bisogna garantire anche il vivere serenamente ed in tranquillità tutte le zone e le vie. Più un territorio è vissuto e vitale, più è sicuro e la presenza delle persone è il miglior antidoto contro il degrado ed le infiltrazioni della microcriminali. Accanto all’impegno istituzionale, dunque, occorrono azioni concrete e pratiche civili anche da parte della popolazione: il centro storico è di tutti noi e ne siamo tutti responsabili.

La nostra proposta, da poco approvata, di riaprire le licenze di pubblico spettacolo per i locali insonorizzati nel centro storico attraverso una patente a punti che dia delle regole chiare e uguali per tutti i gestori è un modo per ritornare a far vivere l’acropoli nel rispetto del diritto al riposo dei residenti.

In questo senso abbiamo proposto di rigenerare uno degli edifici vuoti del centro storico per realizzare con l’Università e le altre Istituzioni un Incubatore d’Impresa mettendoci servizi e spazi a disposizione delle imprese giovanili. Bisogna anche dare nuove destinazioni alle grandi superfici di proprietà privata presenti nell’acropoli come l’ex-Lilli, l’ex-Turreno e l’area ex-Standa ed ex-Coin.

Importanti sono anche iniziative di socializzazione, innovazione, sviluppo e creazione di lavoro come spazi pubblici per la creazione di un FabLab per l’artigianato tradizionale e quello digitale, l’apertura di co-working in centro a supporto dei giovani e la strutturazione di un urban center per l’ascolto della cittadinanza.