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17
Mar

Presentata la legge regionale sui riders. Obiettivo: dare dignità e tutele alla categoria

In questo tempo di preoccupazioni e speranze ci sono tanti piccoli e grandi eroi quotidiani. Mentre una parte del Paese deve rimanere a casa, un’altra lavora incessantemente per assicurare sicurezza, servizi e protezione. Penso al personale medico e infermieristico, in primis, alle Forze dell’Ordine e al mondo del volontariato, a quello dell’informazione compresi gli edicolanti. Ma anche ai tanti che, nonostante la preoccupazione e i rischi di contagio, rimangono al loro posto di lavoro, nelle farmacie, nei supermercati, nelle pompe di benzina, negli uffici o nelle officine. Tra di loro, troppo spesso dimenticati perché considerati gli ultimi tra gli ultimi, ci sono quelli che una volta venivano chiamati fattorini e che oggi sono definiti riders o lavoratori digitali, perché il loro destino professionale dipende da una piattaforma informatica.

Solo di recente il Governo Conte ha loro riconosciuto le prime tutele ed alcuni diritti fondamentali, al pari di molti lavoratori cosiddetti garantiti: una retribuzione minima, un’indennità integrativa, tutele previdenziali, copertura assicurativa obbligatoria. Un’azione che ha dato a questi lavoratori la dignità, le garanzie e il riconoscimento che meritano e che a lungo hanno atteso.

Nella situazione emergenziale odierna, è emersa ancora di più l’importanza del loro servizio pubblico, in molti casi indispensabile, specialmente per la consegna di generi di prima necessità a persone malate, molto anziane. Ma è emersa anche e ancor di più tutta la fragilità di un sistema di garanzie, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti della sicurezza e della salute sul lavoro.

In una fase storica in cui è ancora più necessario essere al fianco di chi necessita di tutele, ho deciso di presentare una proposta di legge per far sì che la Regione Umbria diventi promotrice di uno sviluppo responsabile della nuova economia delle piattaforme digitali, rafforzando, a livello locale, quanto già introdotto dalla legge nazionale. L’obiettivo, oltre di favorire la tutela della salute e la sicurezza di questi lavoratori, è quello di attivare un monitoraggio e una verifica della messa in atto degli strumenti previsti, anche tramite l’introduzione di strumenti operativi, come il portale del lavoro digitale; o la Consulta dell’economia e del lavoro digitale, organismo permanente di consultazione composto non solo dai rappresentanti istituzionali ma anche dalle parti sociali e sindacali. Non da ultimo, protocolli di intesa con Inps e Inail per l’attuazione e la verifica delle tutele previdenziali e assicurative.

Mi auguro che con questa legge, dalla terra della Marcia della Pace e dei diritti, giunga a questi lavoratori un gesto di attenzione, oltre che tutta la stima e il riconoscimento che gli è dovuto.