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5
Lug

125 kili di esplosivo

pasta-ponteSi e’ svolta in mattinata senza inconvenienti e nei tempi previsti, la demolizione dell’ ex Pastificio Ponte lungo la sponda del Tevere a Ponte San Giovanni.

In pochi secondi, dopo l’urlo della sirena, il silos si e’ adagiato su un lato, come previsto dai tecnici della General Smontaggi, per l’effetto delle microcariche (125 kg di esplosivo gelatinoso) con le quali erano stati minati i 42 pilastri della struttura. Il silos ora sara’ completamente demolito con mezzi tradizionali, gli stessi che la General Smontaggi sta usando per l’abbattimento dei padiglioni dell’ ex Policlinico di Monteluce. A seguire l’abbattimento, molti abitanti del luogo che hanno la consapevolezza della fine e contemporaneamente dell’inizio di una nuova epoca. Un concetto ribadito dal sindaco Wladimiro Boccali, che ha seguito l’operazione. ‘Il mandato amministrativo ‘ ha detto ‘ si apre con una demolizione, che pero’ parla di futuro. Per Ponte San Giovanni sara’ una trasformazione urbana decisiva. Quest’area e’ importantissima, perche’ legata da un lato al passato industriale del quartiere, dall’altro al Tevere che ne rappresenta l’identita’. Il nuovo progetto, di un gruppo molto radicato al territorio come Colussi, fara’ rinascere, con il parco, questo tratto della sponda del fiume e arricchira’ Ponte San Giovanni di nuove funzioni commerciali e direzionali’. Dopo l’esplosione e’ stata effettuata una verifica tecnica per dichiarare finita l’emergenza e ripristinare la viabilita’ nella zona interessata.

A partire dai primi del ‘900, il pastificio Ponte ha ampliato la sua notorietà ed il marchio della pasta è diventato conosciuto a livello nazionale. A seguito del disastroso incendio del 12 giugno 1990, il pastificio ha dismesso la sua produzione. Oggi il gruppo Colussi vuole rilanciare questo tratto della sponda del fiume con un grande parco e “arricchirà Ponte San Giovanni di nuove funzioni commerciali e direzionali”, La demolizione è stata realizzata dall’azienda novarese General Smontaggi che in passato aveva provveduto all’abbattimento dell’ecomostro di Punta Perotti a Bari, del Blue Residence di San Giuliano Milanese e del padiglione 20 della Fiera di Milano.