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Dic

DNA Perugia – Mobilità DinamicaNaturaleAlternativa

DNA Perugia logoL’Università degli Studi di Perugia ha presentato un interessante progetto di ricerca: Dna Perugia-Mobilità dinamica Naturale Alternativa. Si tratta di un’iniziativa volta ad introdurre un nuovo sistema di mobilità, diretta e capillare, rivolta a tutto il territorio cittadino.

Risulterebbe, infatti, possibile riqualificare la rete della Ferrovia Centrale Umbra mettendola in collegamento con la Rete Ferroviaria Italiana e creando una grande metropolitana di superficie da integrare con il minimetrò e il servizio di autobus e buxi.

Si risolverebbero, così, i tanti problemi di collegamento tra il centro storico, la stazione e l’ospedale con le periferie della zona nord e zona sud della nostra città.

Di seguito il testo integrale:

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Valutato:

– il progetto di ricerca DNA Perugia – Mobilità DinamicaNaturaleAlternativa, realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ed il cofinanziamento della PAC2000A.

DNA Perugia progettoConsiderato che:

– come illustra Paolo Belardi, responsabile scientifico del progetto di ricerca, “è ormai quasi mezzo secolo che la città di Perugia continua a incarnare un modello trasportistico studiato (e talora emulato) a livello internazionale. Il che è assolutamente logico visto che, nella contemporaneità, lo spostamento fisico di persone e cose all’interno delle città ha assunto un’importanza esponenziale e visto che Perugia, fin dalla scelta pionieristica di pedonalizzare corso Vannucci (1971), ha sempre affrontato il tema della mobilità urbana optando per la costruzione piuttosto che per la dissoluzione della città. Tanto da realizzare prima un sistema articolato di risalite meccaniche suggellate dalle scale mobili introdotte nelle viscere crepuscolari della rocca Paolina (1983) e poi un sistema di trasporto automatico su rotaia quale il minimetrò (2008) qualificato dalla firma prestigiosa di Jean Nouvel.”

– come spiegato da Stefano Ciurnelli, responsabile delle elaborazioni trasportistiche del gruppo di lavoro, “l’ipotesi di bypass e nuova stazione si fonda su una radicale riorganizzazione del modello di esercizio in corrispondenza del nodo di Perugia, che prevede sostanzialmente due categorie di servizi ferroviari, tra loro integrati, effettuati con materiale rotabile di adeguate e differenti caratteristiche tecniche. In primo luogo, servizi regionali veloci destinati a collegare tra loro (e con Roma e Firenze) le principali città della regione: appartengono a queste categorie di servizi i treni che corrono sulla dorsale Firenze-Terontola-Perugia-Foligno-Terni-Orte-Roma. In secondo luogo, servizi locali di ambito territoriale e metropolitano effettuati con materiale rotabile treno-tram, in grado di coniugare molteplici esigenze (economicità di gestione in rapporto alla domanda da servire, flessibilità di esercizio, progressivo sviluppo della rete anche mediante brevi penetrazioni in campo urbano): appartengono a questa categoria di servizi tutti i treni su rete FCU e quelli su rete RFI di medio raggio di collegamento con Magione, Terontola, Assisi e Foligno. Nelle stazioni di Ponte San Giovanni, nella nuova stazione di Perugia e in quella di Ellera-Corciano sono previsti i punti di raccordo orario per garantire il reciproco interscambio tra servizi regionali veloci e servizi locali. Questi ultimi, grazie a un’accresciuta capacità di distribuzione diretta ottenuta tramite lTombesia creazione di nuove fermate e alcuni rami di interconnessione-penetrazione urbana, potrebbero compensare la penalizzazione rispetto alla situazione attuale costituita dall’obbligo di una “rottura di carico” per i passeggeri che, provenendo dai servizi regionali veloci, debbono muoversi all’interno della città di Perugia. Una siffatta organizzazione avrebbe il pregio di rendere disponibile al segmento di domanda di gran lunga prevalente, costituito dagli spostamenti di scambio tra il nodo e le principali direttrici di traffico interne alla regione, un sistema in grado di effettuare una distribuzione diretta e sufficientemente capillare all’interno della città.”

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a:

– valutare il progetto di ricerca DNA Perugia – Mobilità DinamicaNaturaleAlternativa realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ed il cofinanziamento della PAC2000A, disponibile in formato digitale per tutti i Consiglieri, e consultabile in cartaceo presso la Segreteria del Consiglio Comunale.