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31
Ott

Ordine del Giorno sul Teatro Pavone

teatro-pavonePREMESSO CHE:

- È necessario valorizzare una struttura storica come quella del Teatro del Pavone, voluta nel 1717 da un gruppo di nobili perugini capitanati nell’impresa da A. P. Baglioni, e da sempre  vivace polo della vita culturale della città capoluogo. Luogo simbolo della città e snodo fondamentale di eventi che hanno segnato  la storia di Perugia e dell’Italia. Per fare un esempio fu proprio al Pavone che fu ufficializzata l’annessione di Perugia al Regno d’Italia con il grande veglione del 7 ottobre 1860.

- La città di Perugia e il suo territorio sono legati a doppio filo al Teatro del Pavone e alla sua storia. Sia per l’offerta culturale che ha da sempre fornito alla cittadinanza, sia per la sua localizzazione nevralgica in un  punto nodale del centro storico della città. È quindi importante conoscere, tutelare e salvaguardare questo legame anche per le generazioni future.

- In questo periodo più che nei precedenti è fondamentale  impegnarsi per coniugare la cultura, la qualità della vita e dello stare insieme, lo sviluppo, i piccoli e grandi eventi con una continua collaborazione sinergica tra pubblico e privato. È irrinunciabile fare sistema con le forze sociali, culturali, economiche ed associative della città per centrare l’obiettivo di una crescita positiva della collettività.

CONSIDERATO CHE:

- La vitalità e la vivibilità del centro storico sono un fondamentale fattore di sicurezza; infatti i cittadini, le famiglie, i giovani e gli studenti che vivono il territorio sono un presidio di sicurezza efficace ed un solerte fattore di vigilanza contro le azioni illecite e l’aggressione della micro e macro criminalità.

- La crisi del sistema cinematografico tradizionale, derivata dall’intervento di forme diverse di concorrenza che vanno dalla diffusione di sofisticati sistemi di home video alla presenza di strutture multisala collocate nelle periferie, fenomeno che riguarda anche Perugia, crea una situazione in cui sarebbe  impensabile ripristinare lo stato di distribuzione del passato, ma si rende necessario progettare un rilancio e una riqualificazione per il futuro.

- La necessità di mantenere un’alta qualità di offerta culturale con un’attrattività rivolta ad un pubblico differente rispetto a quello  che frequenta gli  altri esercizi. Va evitata accuratamente la ridondanza dell’offerta dei film e la sovrapposizione della programmazione identica o similare.

- La continua evoluzione della passioni, degli interessi, degli hobby e delle arti cittadine offre stimoli e sfide continue per colmare gli spazi di offerta culturale che di volta in volta si aprono, soprattutto nel centro storico. Bisogna disporre quindi di  una struttura polivalente e multifunzionale per riuscire ad esaudire  le  aspirazioni dei cittadini.

PROPONIAMO CHE:

- Si porti avanti un lavoro per la collettività perugina, al di là degli schieramenti di appartenenza e al colore politico. Proprio per raggiungere questo obiettivo il presente ordine del giorno è promosso in maniera unitaria da maggioranza e opposizione, senza distinzioni partitiche. Il rischio da evitare ad ogni costo è di buttare la questione nell’arena politica e causare un braccio di ferro poco utile tra schieramenti.

- Si incentivi la presenza di un pubblico che non sia di semplici utenti-consumatori, ma di partecipanti attivi alla vita della struttura, che conoscano la storia del Pavone, che si sentano legati al passato e al futuro di questa istituzione cittadina.

- Si punti non solo al mantenimento dell’offerta culturale attuale e ci si impegni con tutte le forze ad evitare un suo impoverimento, ma anzi si vada nella direzione opposta. Quella di favorire un ampliamento futura offerta culturale, la scelta non dovrà essere monolitica e poco flessibile, ma plurale e declinata in più ambiti. Dovrà essere un contenitore culturale ad ampio respiro, che sappia coprire la domanda culturale e le richieste specifiche di chi vive e fa vivere il centro storico, come ad esempio la popolazione giovanile e studentesca. Un luogo che sappia parlare a tutte le persone a seconda delle loro passioni. Che dia cittadinanza alle arti: teatro, cinema, pittura, fotografia, danza, scrittura, musica. Ma con l’aggiunta del gusto della vicinanza tra le persone, della convivialità, della socialità e dell’aggregazione che devono poter trovare sfogo in un luogo come il Pavone.

- Si promuova un tavolo interistituzionale in cui Comune, Provincia e Regione si coordinano tra di loro tramite una linea comune ed un solo interlocutore che sia rappresentante esterno di tutti gli enti locali. Le istituzioni siano garanti delle priorità della collettività, nel rispetto delle scelte della proprietà del Pavone, impegnandosi ad accompagnare una nuova stagione di rilancio e promozione culturale e sociale.

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I CONSIGLIERI

TOMMASO BORI
ANDREA ROMIZI
MAURO COZZARI