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19
Gen

Polemiche non solo inutili, ma anche dannose: rischiano di far fuggire IKEA

centro-ikea-perugiaOggi assistiamo basiti all’attivazione della Commissione Controllo e Garanzia sull’insediamento IKEA a San Martino in Campo portata avanti dal Vice-Sindaco Barelli e dai suoi rappresentati in Consiglio Comunale: una polemica non solo inutile, ma anche dannosa.

Inutile perché sarebbe bastato verificare l’attività già svolta dalla Commissione Controllo e Garanzia sulla questione IKEA, o almeno chiedere ai propri vicini di banco in Consiglio Comunale e colleghi di centro-destra con cui stanno governando la città, per sapere che l’insediamento di IKEA a San Martino in Campo è stato votato anche da loro, che la Commissione Controllo e Garanzia ha già portato avanti un’inchiesta sulla questione IKEA e sui terreni dove dovrebbe sorgere la struttura ed ha già provveduto ad ascoltare in audizione ufficiale i soggetti da loro hanno indicato. E come è logico la Commissione non può essere attivata due volte sullo stesso argomento, quindi la loro richiesta è da rigettare.
Per sapere tutto questo sarebbe bastato anche una semplice ricerca con Google.

ikeaMa la polemica non è soltanto inutile, è anche dannosa: infatti sia la posizione contraria all’insediamento di IKEA a San Martino in Campo espressa dal Vice-Sindaco Barelli e poi smentita dall’assessore all’Urbanistica Prisco, sia la continua campagna mediatica e di ostruzionismo istituzionale portata avanti da alcuni consiglieri comunali che sono al governo della città può avere un solo effetto: far fuggire altrove l’investimento che IKEA ha confermato di voler realizzare nella nostra città, facendogli preferire un Comune limitrofo in cui la compagine di governo cittadino ha meno contraddizioni interne, più lungimiranza e volontà di cogliere l’opportunità di investimento.

ikea-designer-perugiaE’ chiaro a tutti, tranne ai proponenti dell’attivazione della Commissione, che IKEA rappresenta una possibilità di lavoro sia per le aziende locali nella realizzazione del polo commerciale, che per le imprese dell’indotto creato sul tessuto economico del territorio. Oltre, logicamente, ai nuovi posti di lavoro stimati in circa 200, che in un periodo di crisi e disoccupazione sono vero e proprio ossigeno per la popolazione giovanile e non solo.

Vi sarebbe, inoltre, uno stop ai veri e propri viaggi migratori di famiglie, giovani e studenti che sono costretti a recarsi nelle altre regioni per effettuare i loro acquisti e che, finalmente, potrebbero trovare i prodotti nella loro regione. Invertendo il flusso e rendendoci meta di attrazione per acquirenti da fuori Umbria.

Sarebbe opportuno che tutti, a maggior ragione il Vice-Sindaco e i Consiglieri Comunali di maggioranza, evitassimo dichiarazioni contradditorie a mezzo stampa e azioni istituzionali inopportune che rischiano di far fuggire l’investimento di IKEA dalla nostra città, perdendo una grande opportunità in tempi di crisi.