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10
Mag

Polizia in sciopero, al contrario di quanto promesso Romizi taglia Perugia Sicura

Meno turni di controllo, meno pattuglie sulle strade, meno sicurezza per i cittadini di Perugia. Drasticamente ridotte le risorse e il personale per la sicurezza cittadina, con un taglio netto da circa 390.000 a poco più di 120.000 euro annui. Perugia Città Sicura? Solo per tre mesi l’anno. Per i successivi nove mesi, evidenziano i diretti interessati non potranno essere garantiti i necessari pattugliamenti nei quartieri e nelle frazioni, il personale per il monitoraggio delle telecamere di videosorveglianza e la presenza sulle strade per rilevare gli incidenti.

Il Patto per la Sicurezza ‘Perugia Sicura’, tra Prefettura, Regione, Provincia e Comune di Perugia, rinnovato il 20 novembre scorso, viene dunque largamente disatteso dal Sindaco Romizi e la sua Giunta facendo emergere, ancora una volta, il disimpegno dell’amministrazione di centro-destra in un contesto in cui l’insicurezza percepita aumenta fortemente a causa dei ripetuti furti in abitazione in gran parte del territorio comunale. Disimpegno che potrebbe incidere in modo negativo anche su attività quali il controllo notturno delle attività di pubblico servizio o il controllo delle attività commerciali per combattere l’abusivismo e la contraffazione.

Sicurezza e strade come un biliardo, gli slogan del centrodestra della scorsa campagna elettorale: quante altre promesse non verranno mantenute?

Evidente il disappunto, la protesta e lo sconcerto stanno crescendo tra i cittadini che si sentono abbandonati, presi in giro, e tra lo stesso personale della Polizia Municipale che oggi ha scioperato per protestare contro chi sta venendo meno agli impegni presi.

Sulle politiche per la sicurezza questa amministrazione fa solo propaganda spicciola, si limita a promettere (in campagna elettorale) e non mantiene. Nessuna risorsa in più, nessuna politica concreta. Anzi: solo tagli e inerzia. E una grave e colpevole disattenzione nei confronti dei lavoratori del settore, costretti allo sciopero dalla incapacità del sindaco e degli assessori di recepire istanze e proposte.

Oggi si è consumato lo strappo tra il governo della città e il corpo di polizia municipale: quello che si chiede, infine, è di mantenere le risorse o di cancellare i servizi non rifinanziati. Il tema sicurezza non può e non deve rimanere relegato allo spazio della propaganda ma necessita di attenzione e concretezza.