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Mar

Presentazione del candidato alle elezioni regionali Manlio Mariotti

manlio-mariottiPresenti numerosi giovani, il candidato è stato presentato da Tommaso Bori, il più giovane consigliere comunale di Perugia e già a capo del sindacato studentesco, che ha sottolineato come Mariotti sia uno dei pochi che ha fatto un investimento serio e concreto sulle nuove generazioni. “Manlio Mariotti – ha proseguito Tommaso Bori – rappresenta una candidatura utile per il Partito Democratico per superare gli schemi di mozione e di area. È una candidatura di tutto il partito, nella consapevolezza che una persona con la sua storia e il suo percorso possa apportare un valore aggiunto in consiglio regionale.”

Il giovane consigliere comunale ha poi sottolineato la necessità di rinnovare le tematiche e le modalità di affrontare le sfide della nostra regione. “Non basta più fare meglio ciò che facciamo già bene – ha infatti detto – è fondamentale apportare un’innovazione nel fare politica in Umbria e Manlio Mariotti può rappresentare un’ottima occasione di rinnovamento”. Tommaso Bori ha poi concluso sottolineando l’impegno che il candidato ha preso nei confronti dei temi della formazione e del sapere. “L’Umbria – ha sostenuto – è una realtà particolare perché, pur essendo di piccole dimensioni, ospita molti poli culturali. In nome di questo è necessario invertire la tendenza che purtroppo regna in questa regione dove chi più studia meno lavora. È necessario investire nelle nuove generazioni in formazione, promuovere i talenti, tutelare il merito, considerare la scuola e l’università un investimento e non una spesa”.

Il candidato Mariotti ha iniziato il suo intervento sottolineando la necessità che il centrosinistra vinca le elezioni e che il Pd consegua un forte risultato positivo in modo da poter governare l’Umbria nei prossimi anni, che si prospettano estremamente complessi a causa della crisi che ha investito l’Italia e l’economia globale. Ha poi proseguito ringraziando la CGIL dell’Umbria, l’organizzazione che fino alla scorsa settimana ha guidato e che è stato il luogo e lo strumento che gli ha permesso di realizzare il suo percorso di impegno politico e di dirigente sindacale, ed ha sottolineato che la sua è la candidatura di un rappresentante del mondo del lavoro al quale il Partito Democratico ha chiesto un impegno diretto ed una disponibilità a spendersi per il futuro dell’Umbria. Ha poi ringraziato il Pd per la proposta di candidatura che è espressione di tutto il partito e non di una mozione o di un’area congressuali, in coerenza con il ruolo e con la responsabilità esercitata di Segretario Generale di tutta la CGIL dell’Umbria.

A proposito dei giovani ha sostenuto: “Sono orgoglioso dei tanti giovani dirigenti del Pd che mi sostengono. Io sono un cultore dell’innovazione, tanto nelle scelte da fare tanto delle persone che lo interpretano. Tutti noi dobbiamo essere l’innovazione che diciamo di voler costruire. La discontinuità generazionale serve anche per stare anche più vicino alla gente, per appropriarsi di quel nuovo alfabeto indispensabile a comunicare con le co9mpkessità della moderna società”.Mariotti ha poi proseguito dicendo di condividere pienamente le linee programmatiche che la candidata Presidente  Catiuscia Marini ha avanzato per l’Umbria: “La crisi ha investito in maniera pesante anche la nostra regione, che ha visto in un anno passare il tasso di disoccupazione dal 4,5% a quasi il 7% e scendere il tasso di occupazione di due punti, ricacciando l’Umbria indietro di dieci anni. In questo contesto l’unico modo per rispondere alla crisi è ridare valore e considerazione sociale al lavoro, qualità e sostenibilità allo sviluppo economico e produttivo”.“Sul lavoro”, ha proseguito, “è necessario seguire quattro direttrici fondamentali: qualità, sicurezza, stabilità, giusta retribuzione del lavoro. Il  tema della sicurezza sul lavoro,  emblematicamente e drammaticamente segnata dalla vicenda della Umbria Olii di Campello sul Clitunno, e quello della precarietà, oltre che come condizione come stato d’animo che segna trasversalmente tanta parte del mondo del lavoro, sono le assolute priorità sulle quali concentrare le politiche e gli interventi del nuovo governo regionale.”“L’Umbria”, ha proseguito, “necessita, di fronte agli effetti dirompenti della crisi economica in atto, di un grande progetto di nuovo orientamento del suo modello di sviluppo e di riposizionamento competitivo del suo sistema produttivo, a partire dalla valorizzazione e dalla tutela ambientali come motori di una nuova economia, di un new deal incentrato su green economy, energie rinnovabili, tecnologie pulite”.Sul tema della formazione Mariotti ha aggiunto: “E’ necessario  rompere la spirale del “più studi, meno lavori”. Più diritti, più tutele e più sapere possono e devono essere la molla per spingere il sistema imprenditoriale ad elevare la propria propensione ad innovarsi, qualificarsi e competere ”. Ha poi sottolineato la necessità di creare una regione più solidale e capace di cooperare al proprio interno come presupposti per essere in grado di competere, oltre i propri confini istituzionali nella dimensione della sfida dell’economia globale.“L’Umbria”, ha detto, “deve coltivare l’ambizione di essere non solo un punto di cerniera tra le regioni del centro Italia, ma di affermare un profilo di organizzazione sociale che  può diventare  un punto di  tenuta unitaria di tutto il paese”. Ha poi proseguito insistendo sulla necessità di sviluppare una nuova politica di sostegno al sistema delle piccole e medie imprese, vero e proprio motore della regione, e un sistema di welfare e di coesione sociale che sia capace di capire dove sia il bisogno in modo di dare risposte serie e concrete a tutte le categorie più deboli, i giovani, i disoccupati, i pensionati.