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8
Set

Ripristino agevolazioni per Abbonamento Studenti prova di civiltà, ora biglietto scontato per categorie deboli

biglietti-umbria-mobilitaTommaso Bori ripropone il tema del trasporto pubblico locale, affrontando la questione in un comunicato stampa con annessa interrogazione rivolta alla Giunta. Il consigliere del P.D., nel sottolineare che gli studenti devono necessariamente essere inseriti nel novero delle categorie sociali deboli, evidenzia l’opportunità di procedere quanto prima alla diminuzione del costo del biglietto singolo e di quello multicorsa nella città di Perugia. Nel contempo Bori sollecita gli enti preposti alla rapida introduzione del biglietto unico per l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto regionale, anche alla luce della costituzione recente dell’azienda unica.

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Di seguito il comunicato:

“All’inizio della scorsa settimana avevamo sollevato il problema del mancato rinnovo della convenzione tra Comune, Provincia e Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario che stabiliva le agevolazioni sugli abbonamenti studenteschi ai mezzi pubblici. Prima della fine della stessa settimana gli Enti Locali avevano già trovato nuovi fondi per rinnovare la convenzione e consentire agli studenti, in particolare i pendolari ed i fuorisede, di muoversi agevolmente ed economicamente nella città di Perugia.

logo-adisuÈ stata notevole la sensibilità delle istituzioni umbre nei confronti delle esigenze degli studenti, una dimostrazione di civiltà e di attenzione al diritto allo studio dei tanti che scelgono il nostro territorio per la propria formazione culturale ed umana, tutto questo nonostante gli ingenti tagli che questo governo impone ai nostri Enti Locali e ai nostri poli Universitari sui capitoli del Trasporto Pubblico, della Mobilità e del Diritto allo Studio.

Ma i costi della crisi e i tagli del Governo non possono scaricarsi sugli anelli deboli della società, in questo caso gli Studenti che vivono nella nostra città, come già accaduto con il costo del servizio mensa, la riduzione delle borse di studio e dei posti nei collegi. La popolazione studentesca è grata a chi in questi giorni ha lavorato per salvare la convenzione, le agevolazioni e la possibilità di accesso ai mezzi di trasporto pubblico locali. È arrivato il momento di inserire anche gli Studenti tra le categorie sociali deboli, dunque da tutelare ed individuate per gli sconti sui biglietti singoli e multi corsa, come già accade per over-65 e pensionati.”

“Come richiesto nelle interrogazioni presentate nei giorni scorsi - continua Bori affrontando il secondo tema quello del biglietto unico regionale – vanno applicate le Delibere del Consiglio Comunale in materia di Trasporto Pubblico Locale, mobilita-studentescadi Mobilità Alternativa e Mobilità Studentesca. Serve un biglietto unico regionale che abbia un prezzo ridotto rispetto agli attuali e che sia in linea con le scelte di accorpamento delle aziende e dei servizi nel campo del trasporto pubblico.

È necessario anche arrivare all’equo bilanciamento dei fondi per il trasporto pubblico in base al servizio offerto alla popolazione regionale e cittadina, in particolare rapportando e ponendo come criteri base sia la qualità che la quantità del servizio reso con il numero di utenti registrati ed i finanziamenti erogati.

Inoltre, come più volte annunciato sulla stampa, è necessario conoscere i tempi di introduzione del biglietto a prezzo ridotto che consente l’utilizzo di un solo mezzo di trasporto e che consentirebbe di recuperare la sensibile contrazione del numero di utenti dei mezzi pubblici che si è verificata nell’ultimo periodo. Va ricordato che la città di Perugia è conosciuta nel mondo come pioniera nel settore della mobilità alternativa, ma il trasporto pubblico locale è entrato in sofferenza nell’ultimo periodo.

minimetro-perugiaLa causa di questa difficile situazione sono gli ingenti tagli del Governo e il profondo squilibrio tra i passeggeri che viaggiano nel comune di Perugia, ovvero il 60% del trasporto pubblico dell’intera regione Umbria, e i fondi con cui la mobilità viene finanziata, cioè solamente il 16% del totale della nostra regione. Dunque Perugia, come legittimamente ci si aspetta dalla città capoluogo, offre un servizio regionale a tutta la popolazione umbra, che però viene interamente pagato dai soli cittadini perugini.

Ad aggravare questa situazione già complessa è arrivata l’ennesima manovra del Governo che colpisce tutti i servizi ai cittadini, compreso il trasporto pubblico, che viene ulteriormente ridotto rispetto all’anno scorso.”