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20
Gen

Trasporti, Giovani Democratici scrivono al Sindaco Boccali: “Servizi a misura di ragazzo”

mobilita-piazzale-europaAggiornare il sistema di mobilità urbana di Perugia rivedendo gli orari dei mezzi, prolungando l’apertura serale del Minimetrò, creando un biglietto “leggero” per chi non utilizza la modalità di trasporto integrata, introducendo nuove agevolazioni per studenti. Queste ed altre proposte sono oggetto di un documento che i Giovani Democratici (GD) di Perugia hanno presentato al sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, come “contributo positivo all’attività dell’amministrazione comunale”.

Proprio la proposta di un biglietto che preveda l’utilizzo di un solo mezzo di trasporto pubblico ad un costo inferiore rispetto al servizio integrato tra più mezzi di trasporto è una delle idee più interessanti avanzate dai Gd di Perugia. Il problema è molto sentito dai cittadini, soprattutto la popolazione giovanile e studentesca, che sulla questione sta dibattendo da tempo.

Nel testo gli under30 del Partito democratico riconoscono come vi sia “un profondo squilibrio tra i passeggeri che viaggiano nel comune di Perugia, ovvero il 60 per cento del trasporto pubblico dell’intera regione Umbria, e i fondi con cui la mobilità cittadina viene finanziata, cioè solamente il 16 per cento del totale della nostra regione. Una condizione – specificano – in cui Perugia si trova ad offrire un servizio regionale a tutta la popolazione umbra, che però viene interamente pagato dai soli perugini: situazione ulteriormente aggravata dai tagli governativi al settore, i cui trasferimenti sono stati ridotti di quasi la metà rispetto all’anno scorso”.

mobilita-minimetro-pian-di-massianoMalgrado queste premesse il movimento cittadino Gd chiede comunque alla Giunta comunale di superare alcune rigidità del sistema “rivisitazione orari e modalità di fruizione dei mezzi pubblici”.

“Va aggiornato il meccanismo con cui vengono stabilite le corse degli autobus – sottolineano nel documento – passando da scadenze fisse e regolari (ad esempio una corsa ogni 20 minuti) a tempistiche scadenze flessibili e dipendenti dalla effettiva quantità di passeggeri a seconda delle diverse fasce orarie della giornata: per quello che riguarda gli studenti sarebbe necessario intensificare le corse che coincidono con l’ingresso e l’uscita di scuole ed università, riducendo invece le corse nei periodi morti della giornata”.

Proposte di miglioramento anche rispetto al Minimetrò, verso il quale si lancia l’idea di un’apertura prolungata nei fine settimana primaverili ed estivi. “È utile imparare dalla sperimentazione fatta durante i grandi eventi – si legge nel testo – introducendo con un allungamento degli orari di apertura degli impianti della mobilità alternativa e calibrando la cessazione del servizio di metrò, ascensori e scale mobili sugli orari di chiusura previsti per i locali del centro storico. Una mobilità notturna – proseguono – che migliori, almeno nei fine settimana, i collegamenti tra i quartieri nei quali risiedono maggiormente gli studenti, a partire da quelli dove sono presenti i collegi universitari, ed il centro storico: sarebbe auspicabile – aggiungono – una ‘circolare’ che unisca di notte queste zone della città”.

DI SEGUITO IL DOCUMENTO SUL TRASPORTO E SULLA MOBILITA’:

mobilita-piazza-partigianiLa nostra città è conosciuta nel mondo come pioniera nel settore della mobilità alternativa, ma il trasporto pubblico locale è entrato in sofferenza nell’ultimo periodo. La causa di questa difficile situazione è prima di tutto un profondo squilibrio tra i passeggeri che viaggiano nel comune di Perugia, ovvero il 60% del trasporto pubblico dell’intera regione Umbria, e i fondi con cui la mobilità viene finanziata, cioè solamente il 16% del totale della nostra regione. Dunque Perugia, come legittimamente ci si aspetta dalla città capoluogo, offre un servizio regionale a tutta la popolazione umbra, che però viene interamente pagato dai soli cittadini perugini. Ad aggravare questa situazione già complessa è arrivata la finanziaria del governo che colpisce tutti i servizi ai cittadini, compreso il trasporto pubblico, che viene ridotto di quasi la metà rispetto all’anno scorso.

Di fronte alla scelta del governo di scaricare i problemi economici dei conti pubblici sulle spalle degli enti locali e delle persone, riteniamo utile che gli enti locali ribaltino la situazione e vadano controcorrente. Per questo offriamo le nostre riflessioni agli amministratori locali per contribuire in maniera efficace a quelle scelte che il Sindaco Boccali ha giustamente definito: “Coraggiose, difficili, ma necessarie.”

mobilita-stazione-s-annaIn primo luogo ci sembra utile rivedere gli orari dei mezzi pubblici. Va aggiornato il sistema con cui vengono stabilite le corse degli autobus, passando da delle scadenze fisse e regolari (ad esempio una corsa ogni 20 minuti) a delle scadenze flessibili e dipendenti dalla effettiva quantità di passeggeri a seconda delle diverse fasce orarie della giornata (ad esempio per quello che riguarda gli studenti sarebbe utile intensificare le corse che coincidono con l’ingresso e l’uscita di scuole ed università, riducendo invece le corse nei periodi morti della giornata).

Inoltre crediamo che sia importante soffermarci anche sugli orari di chiusura degli impianti che compongono la mobilità alternativa della nostra città. È utile imparare dalla sperimentazione fatta durante i grandi eventi dell’apertura prolungata del minimetrò, degli ascensori e delle scale mobili. Durante queste manifestazioni il centro storico ed i quartieri toccati da questi mezzi di trasporto si popolano e sono più vivibili anche oltre i soliti orari. Crediamo che questa sperimentazione può portare dei benefici se allargata anche nei finesettimana di tutta la stagione primaverile ed estiva, periodo nel quale il centro è maggiormente frequentato, allungando così l’apertura dei mezzi sopra citati fino all’ora di chiusura dei locali. L’intento è appunto quello di poter far vivere il centro storico ed i quartieri cittadini agevolando l’accessibilità a tutti coloro che non vi abitano, così da garantire automaticamente un miglioramento della vivibilità.

Un’altra questione molto sentita dalla cittadinanza e strettamente collegata alle problematiche finanziarie a livello regionale e ai tagli economici imposti dal governo è l’aumento del costo del biglietto del trasporto urbano. Su questa tematica noi crediamo che sia possibile contenere il costo del biglietto rivedendo le scelte da poco prese dall’amministrazione. La proposta che avanziamo è quella di introdurre due tipologie di biglietto differenti: una che mantenga le caratteristiche del biglietto integrato Unico Perugia, che permette di utilizzare tutti i mezzi del trasporto pubblico locale entro 70 minuti dalla timbratura, un’altra tipologia da introdurre che preveda ad un costo ridotto l’utilizzo di uno solo di questi mezzi di trasporto, non l’integrazione di più servizi, e che duri sempre 70 minuti.

mobilita-viale-pelliniCrediamo inoltre che la popolazione studentesca, soprattutto a fronte del caro-vita e degli aumenti delle spese universitarie, uniti ai tagli della Gelmini a Borse di Studio, Collegi e mense, debba essere tutelata garantendogli costi agevolati su biglietti ed abbonamenti come già avviene per altre categorie sociali, ad esempio gli over-65 con la formula Senior.

Ultima questione sotto gli occhi di tutti è la necessita di ottimizzare i percorsi e i mezzi pubblici che attraversano il vasto territorio comunale di Perugia. Per rendere più efficiente il trasporto pubblico, evitando che girino autobus grandi e vuoti, ma garantendo comunque la copertura di tutte le zone della città, dalle frazioni ed i borghi periferici, alla città densa e all’acropoli, proponiamo di creare dei punti di convergenza ed interscambio tra tipologie diverse di mezzi di trasporto: buxi, autobus, minimetrò, treni.  In particolare crediamo sia utile collegare con autobus le zone della città densa che hanno un numero di passeggeri utile a coprire la stazza del mezzo, mentre con buxi le zone periferiche che hanno minore utenza, razionalizzando le risorse e riducendo contestualmente l’inquinamento.

Infine pensiamo che sia importante introdurre, soprattutto nel fine settimana, la sperimentazione della mobilità notturna, migliorando i collegamenti tra i quartieri nei quali risiedono maggiormente gli studenti, quelli dove sono presenti collegi universitari ed il centro storico. In questo caso prevedere, come richiesto dalle organizzazioni studentesche, una “circolare” che unisca di notte queste zone della città può solo migliorare la mobilità di giovani e studenti, in particolare i fuorisede e i non patentati, garantendo anche maggior sicurezza e vivibilità nel centro storico e nei quartieri limitrofi.

Con questo documento i Giovani Democratici di Perugia intendono dare un contributo positivo all’attività dell’amministrazione, nella speranza che le proposte contenute vengano prese in considerazione e condivise. Soltanto tramite un’attività diretta e positiva di collaborazione con il governo della città sarà possibile migliorare Perugia sotto vari punti di vista e soprattutto su temi così importanti e sentiti dalla cittadinanza perugina e giovanile.

GIOVANI DEMOCRATICI DI PERUGIA