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27
Mag

Valutazione delle immagini e dei manifesti per l’affissione

manifesti-pdl-perugiaArgomento di discussione dell’interrogazione di Tommaso Bori è il tema concernente l’affissione in giro per la città di alcuni manifesti. Il consigliere del PD ha ricordato che tempo fa sono apparsi nelle zone più trafficate di Perugia degli enormi manifesti 6 metri per 3 con scene molto crude e da lui ritenute fuori luogo (persona che si droga, scambio di stupefacenti, ecc.). “Molti cittadini – ha detto Bori – sono rimasti scossi dalla crudezza delle immagini rappresentate e si sono inoltre lamentati della violenza dei manifesti e del fatto che i loro figli siano rimasti turbati dalle scene rappresentante”.

La vicenda, secondo il rappresentante della maggioranza, è ulteriormente controversa per il fatto che i manifesti fanno parte di una campagna di comunicazione del gruppo consiliare al Comune di Perugia del PdL. In considerazione di quanto sopra esposto, pertanto, Bori ha interrogato la Giunta circa “l’opportunità di valutare in maniera preventiva l’autorizzazione per l’affissione di manifesti con immagini non idonee ad essere viste da bambini, adolescenti e famiglie, soprattutto nelle zone più trafficate della nostra città”.

L’Assessore Lomurno, che ha provveduto a rispondere agli interrogativi posti, ha riferito che gli uffici comunali, in primis quelli della Polizia Municipale, hanno ritenuto che nel contenuto dei manifesti citati non fossero ravvisabili ipotesi di offesa alle Istituzioni o di istigazione a commettere reati. Altra cosa invece – secondo l’Assessore – è il buon gusto, su cui ogni persona è libera di effettuare la propria personale valutazione. Bori in replica ha invitato l’Amministrazione quantomeno a procedere ad un richiamo alla sobrietà, ritenendo che i partiti dovrebbero evitare di strumentalizzare certe situazioni, magari per fini meramente elettorali.

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Alcuni manifesti affissi in giro per la città su iniziativa del PdL sollevano le critiche e vari interrogativi da parte di Tommaso Bori. Il consigliere del Comune di Perugia evidenzia che la crudezza delle immagini rappresentate hanno turbato molti bambini, suscitando le proteste dei genitori e delle maestre. Per tali ragioni Bori ha inteso interrogare la Giunta ponendo due questioni: in primis l’opportunità di valutare preventivamente le autorizzazioni per l’affissione di manifesti con immagini non idonee; in secondo luogo la possibilità di oscurare gli stessi manifesti in considerazione del fatto che sono stati affissi con finanziamenti istituzionali.

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Di seguito l’atto integrale:

VISTO CHE:

– Negli ultimi giorni sono apparsi nelle zone più trafficate di Perugia degli enormi manifesti 6 metri per 3 con scene molto crude e fuori luogo, ad esempio quella di una persona intenta ad iniettarsi in vena della droga con siringa, ago e laccio emostatico, oppure quella di uno scambio di stupefacenti dietro pagamento in contanti tra uno spacciatore ed il suo cliente con tanto di dose in primo piano, o quella di uno stupro, oppure di una rapina con tanto di pistola in primo piano.

manifesti-droga-pdlVALUTATO CHE:

– I luoghi in cui sono stati affissi i manifesti sono frequentati da bambini, adolescenti e famiglie, dato che sono tra i più trafficati della città. Molti cittadini sono rimasti scossi dalla crudezza delle immagini, si sono inoltre lamentati della violenza dei manifesti e del fatto che i loro figli sono rimasti turbati dalle scene rappresentate, in particolare quella di una persona intenta ad iniettarsi in vena della droga con siringa, ago e laccio emostatico in primo piano, ed hanno cominciato a fare molte domande ai genitori. Alcune maestre di scuola elementare hanno dovuto parlare con i bambini e riferire l’accaduto ai genitori.

– I manifesti fanno parte di una campagna comunicazione del gruppo consiliare al Comune di Perugia del partito del Popolo della Libertà, il che rende la questione ancora più controversa dato che sono stati stampati ed affissi con i finanziamenti istituzionali, quindi pagati dagli stessi cittadini che si lamentano delle immagini.

Si interroga l’AMMINISTRAZIONE COMUNALE riguardo:

– L’opportunità di valutare in maniera preventiva l’autorizzazione per l’affissione di manifesti con immagini non idonee ad essere viste da bambini, adolescenti e famiglie, soprattutto nelle zone più trafficate della nostra città.

– La possibilità di oscurare i vari manifesti che stanno turbando molti cittadini di Perugia, soprattutto contando che sono promossi da gruppi istituzionali con soldi pubblici”.