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Mar

Mozione su Trasporto Pubblico Locale e Mobilità Alternativa

trasporto-minimetroNell’atto il consigliere del P.D. sottolinea le necessità di aggiornare il sistema di mobilità urbana, con particolare riferimento agli orari serali del Minimetrò, agli orari dei mezzi in generale ed all’introduzione di nuove agevolazioni per gli studenti. Quella di Bori a sostegno delle proposte dei giovani perugini, dunque, si configura – secondo il consigliere PD – come un contributo positivo all’attività dell’Amministrazione Comunale.

Aggiornare il sistema di mobilità urbana di Perugia rivedendo gli orari dei mezzi, prolungando l’apertura serale del Minimetrò, creando un biglietto “leggero” per chi non utilizza la modalità di trasporto integrata, introducendo nuove agevolazioni per studenti.” Queste ed altre proposte – commenta il consigliere del P.D. Tommaso Bori – sono oggetto di un documento che i Giovani democratici di Perugia hanno presentato al Sindaco di Perugia Vladimiro Boccali, come contributo positivo all’attività dell’amministrazione comunale. Proprio la proposta di un biglietto che preveda l’utilizzo di un solo mezzo di trasporto pubblico ad un costo inferiore rispetto al servizio integrato tra più mezzi di trasporto è una delle idee più interessanti avanzate dai giovani perugini. Il problema è molto sentito dai cittadini, soprattutto la popolazione giovanile e studentesca, che sulla questione sta dibattendo da tempo. Gli under30 del Partito democratico – continua Bori – riconoscono come vi sia “un profondo squilibrio tra i passeggeri che viaggiano nel comune di Perugia, ovvero il 60 per cento del trasporto pubblico dell’intera regione Umbria, e i fondi con cui la mobilità cittadina viene finanziata, cioè solamente il 16 per cento del totale della nostra regione. Una condizione in cui Perugia si trova ad offrire un servizio regionale a tutta la popolazione umbra, che però viene interamente pagato dai soli perugini: situazione ulteriormente aggravata dai tagli governativi al settore, i cui trasferimenti sono stati ridotti di quasi la metà rispetto all’anno scorso”.

Malgrado queste premesse si chiede comunque alla Giunta comunale di superare alcune rigidità del sistema “rivisitazione orari e modalità di fruizione dei mezzi pubblici. Va aggiornato il meccanismo con cui vengono stabilite le corse degli autobus passando da scadenze fisse e regolari (ad esempio una corsa ogni 20 minuti) a tempistiche scadenze flessibili e dipendenti dalla effettiva quantità di passeggeri a seconda delle diverse fasce orarie della giornata: per quello che riguarda gli studenti sarebbe necessario intensificare le corse che coincidono con l’ingresso e l’uscita di scuole ed università, riducendo invece le corse nei periodi morti della giornata”. Proposte di miglioramento anche rispetto al Minimetrò, verso il quale si lancia l’idea di un’apertura prolungata nei fine settimana primaverili ed estivi. “È utile imparare dalla sperimentazione fatta durante i grandi eventi introducendo con un allungamento degli orari di apertura degli impianti della mobilità alternativa e calibrando la cessazione del servizio di metrò, ascensori e scale mobili sugli orari di chiusura previsti per i locali del centro storico. Una mobilità notturna che migliori, almeno nei fine settimana, i collegamenti tra i quartieri nei quali risiedono maggiormente gli studenti, a partire da quelli dove sono presenti i collegi universitari, ed il centro storico: sarebbe auspicabile una “circolare” che unisca di notte queste zone della città”

mobilita-studentescaDI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELLA MOZIONE:

VISTI i contenuti:

delle Linee Programmatiche di mandato del Sindaco Wladimiro Boccali.

del Piano Urbano della Mobilità.

della delibera n. 48 del 15.03.2010 in tema di Mobilità Studentesca.

VALUTATO che:

la città di Perugia è conosciuta nel mondo come pioniera nel settore della mobilità alternativa, ma il trasporto pubblico locale è entrato in sofferenza nell’ultimo periodo. La causa di questa difficile situazione è prima di tutto un profondo squilibrio tra i passeggeri che viaggiano nel comune di Perugia, ovvero il 60% del trasporto pubblico dell’intera regione Umbria, e i fondi con cui la mobilità viene finanziata, cioè solamente il 16% del totale della nostra regione. Dunque Perugia, come legittimamente ci si aspetta dalla città capoluogo, offre un servizio regionale a tutta la popolazione umbra, che però viene interamente pagato dai soli cittadini perugini. Ad aggravare questa situazione già complessa è arrivata la finanziaria del governo che colpisce tutti i servizi ai cittadini, compreso il trasporto pubblico, che viene ridotto di quasi la metà rispetto all’anno scorso. Le problematiche finanziarie sui fondi regionali per il trasporto pubblico e i tagli economici imposti dal governo hanno costretto l’amministrazione all’aumento del costo del biglietto del trasporto urbano

la popolazione studentesca, soprattutto a fronte del caro-vita e degli aumenti delle spese universitarie, uniti ai tagli della Gelmini a Borse di Studio, Collegi e mense, debba essere tutelata garantendogli costi agevolati su biglietti ed abbonamenti come già avviene per altre categorie sociali, ad esempio gli over-65 con la formula Senior.

è necessario ottimizzare i percorsi e i mezzi pubblici che attraversano il vasto territorio comunale di Perugia. Per rendere più efficiente il trasporto pubblico, evitando che girino autobus grandi e vuoti, ma garantendo comunque la copertura di tutte le zone della città: dalle frazioni ed i borghi periferici, alla città densa e all’acropoli. proponiamo di creare dei punti di convergenza ed interscambio tra tipologie diverse di mezzi di trasporto: buxi, autobus, minimetrò, treni.  In particolare crediamo sia utile collegare con autobus le zone della città densa che hanno un numero di passeggeri utile a coprire la stazza del mezzo, mentre con buxi le zone periferiche che hanno minore utenza, razionalizzando le risorse e riducendo contestualmente l’inquinamento.

alla luce dei dati positivi della sperimentazione fatta durante i grandi eventi dell’apertura prolungata del minimetrò, degli ascensori e delle scale mobili è da sottolineare che durante queste manifestazioni il centro storico ed i quartieri toccati da questi mezzi di trasporto si popolano e sono più vivibili anche oltre i soliti orari. L’obiettivo è di far vivere il centro storico ed i quartieri limitrofi agevolando l’accessibilità a tutti coloro che non vi abitano, così da garantire automaticamente un miglioramento della vivibilità, favorendo l’utilizzo del mezzo pubblico rispetto ai veicoli privati.

la presenza delle persone è un fattore di sicurezza irrinunciabile e una garanzia di presidio del territorio fondamentale, evitando così tanto l’aggressione della micro e macro criminalità, quanto il verificarsi di episodi di illegalità e vandalismo. Dunque un territorio vitale e vissuto è anche un territorio sicuro.

in materia di trasporto pubblico locale e mobilità alternativa sono da mettere in campo tutte le azioni necessarie all’incentivo del mezzo pubblico a discapito di quello privato per arrivare ad una riduzione dell’inquinamento, sia atmosferico che acustico e ottico, del traffico cittadino, del consumo energetico, della manutenzione ordinaria e straordinaria. Tutti fattori che non potranno che influire positivamente sulla salute della popolazione e sulla qualità della vita della cittadinanza.

mobilita-minimetro-panoramicaIl CONSIGLIO COMUNALE impegna l’AMMINISTRAZIONE a:

aggiornare il sistema con cui vengono stabilite le corse degli autobus, passando da delle scadenze fisse e regolari (ad esempio una corsa ogni 20 minuti per l’intera durata della giornata) a delle scadenze flessibili e dipendenti dalla effettiva quantità di passeggeri a seconda delle diverse fasce orarie della giornata (ad esempio per quello che riguarda gli studenti sarebbe utile intensificare le corse che coincidono con l’ingresso e l’uscita di scuole ed università, riducendo invece le corse nei periodi morti della giornata).

rivedere gli orari di chiusura degli impianti che compongono la mobilità alternativa della nostra città, allargando la sperimentazione dei grandi eventi anche nei fine settimana di tutta la stagione primaverile ed estiva, periodo nel quale il centro è maggiormente frequentato, allungando così l’apertura dei mezzi sopra citati almeno fino all’ora di chiusura dei locali.

introdurre due tipologie di biglietto differenti: una che mantenga le caratteristiche del biglietto integrato Unico Perugia, che permette di utilizzare tutti i mezzi del trasporto pubblico locale entro 70 minuti dalla timbratura, un’altra tipologia da introdurre che preveda ad un costo ridotto l’utilizzo di uno solo di questi mezzi di trasporto, non l’integrazione di più servizi, e che duri sempre 70 minuti.

creare dei punti di convergenza ed interscambio tra tipologie diverse di mezzi di trasporto: buxi, autobus, minimetrò, treni. In particolare è utile collegare con autobus le zone della città densa, che hanno un numero di passeggeri utile a coprire la stazza del mezzo, mentre con buxi le zone periferiche, che hanno minore utenza, razionalizzando le risorse e riducendo contestualmente l’inquinamento.

introdurre la sperimentazione della mobilità notturna, a partire dai fine settimana del periodo primaverile ed estivo,  migliorando i collegamenti tra i quartieri nei quali risiedono maggiormente gli studenti, quelli dove sono presenti collegi universitari ed il centro storico. In questo caso prevedere, come richiesto dalle organizzazioni studentesche, una “circolare” che unisca di notte queste zone della città può solo migliorare la mobilità di giovani e studenti, in particolare i fuorisede e i non patentati, garantendo anche maggior sicurezza e vivibilità nel centro storico e nei quartieri limitrofi.

mantenere le agevolazioni per la popolazione studentesca per quanto riguarda gli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico, inserire anche gli studenti tra le classi deboli da tutelare introducendo il biglietto agevolato come accade già con la categoria sociale dei pensionati.

ottenere l’equo bilanciamento dei fondi per il trasporto pubblico in base al servizio offerto alla popolazione regionale e cittadina, in particolare rapportando e ponendo come criteri base sia la qualità che la quantità del servizio reso al numero di utenti registrati ed i finanziamenti erogati.