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10
Mar

Approvata la proposta per le licenze di Pubblico Spettacolo ai locali in Centro Storico

Qualche settimana fa ho depositato la proposta per autorizzare le licenze di Pubblico Spettacolo nel Centro Storico di Perugia collegandole con l’insonorizzazione dei locali ed una patente a punti per il rispetto dei residenti, tutte le informazioni le trovate qui: https://www.tommasobori.it/riapertura-dei-locali-di-pubblico-spettacolo-in-centro-storico/

La proposta è stata approvata in Commisione Bilancio all’unanimità, logicamente i consiglieri di opposizione erano tutti assenti e non hanno partecipato al voto, perdendo così una buona occasione di dimostrare che si può fare anche un’opposizione costruttiva su proposte condivise.

Di seguito inserisco la nota stampa sul dibattito in Commissione:

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La Commissione Bilancio ha approvato all’unanimità (ma nessun consigliere dell’opposizione ha partecipato alla votazione) l’Ordine del giorno proposto dal consigliere Tommaso Bori del gruppo consiliare Partito Democratico su: “Autorizzazione per locali in Centro Storico con licenza di pubblico spettacolo”.

Nell’illustrare l’atto Bori ha ricordato che con la Delibera del C.C. n. 33 del 11.03.2002 sul Piano Economico Commerciale del Centro Storico è stato posto un blocco inderogabile sia all’apertura che al trasferimento di attività che oggi, con l’attuale normativa, sarebbero classificate come locali con “licenza di pubblico spettacolo con attività connesse al ballo. All’attuazione della Delibera risultavano presenti quattro locali in Centro Storico; dunque gli stessi non erano sottoposti al blocco della licenza. Rispetto ad allora, tuttavia, oggi risulta che tutti i locali abbiano cessato la propria attività tranne uno, il cosiddetto Velvet (Viale Roma).

In ogni caso emerge con chiarezza che non è presente alcun locale di pubblico spettacolo con licenza connessa all’attività di ballo in tutta l’acropoli della città di Perugia, cosa che costringe tutti i giovani perugini, gli studenti fuorisede che la nostra città ospita e i ragazzi delle città limitrofe a spostarsi in periferia o in altri Comuni. Secondo Bori, l’attrattività di un Centro Storico si misura anche sulla qualità dei locali, degli spettacoli e dell’intrattenimento che è in grado di offrire ai turisti, ai residenti e ai suoi frequentatori. Quindi non è altresì pensabile che in tutta l’acropoli non vi sia neppure un locale con una licenza di pubblico spettacolo connessa all’attività di ballo, anche perchè le ricerche del settore hanno dimostrato che una zona vissuta da giovani coppie, famiglie, ragazzi e studenti è una zona sicura.

Il consigliere del PD, quindi, ritiene necessario modificare la delibera del C.C. n. 33 del 11.03.2002 sul Piano Economico Commerciale del Centro Storico, al fine di prevedere che siano vietate ai locali le licenze di pubblico spettacolo connesse al ballo se, e soltanto se, non adeguatamente insonorizzati, permettendo in tal modo l’apertura di locali che abbiano ottemperato alle prescrizioni legislative in relazione all’insonorizzazione e al rispetto della quiete, al fine di rivitalizzare il Centro Storico.

Nel dispositivo, in definitiva, Bori ha proposto di impegnare Sindaco e Giunta:

  • a rivedere il Piano Economico Commerciale del Centro Storico prevedendo la possibilità di aprire o trasferire in acropoli locali che possano avere la licenza di pubblico spettacolo anche per attività connesse al ballo se il locale risulterà adeguatamente insonorizzato.
  • a prevedere l’introduzione, di intesa con i gestori, di regole di comportamento chiare e di gestione dei locali pubblici con una apposita “patente a punti” sulla scorta delle iniziative adottate in altri Comuni come Torino, Firenze , Bari e Brescia.
  • a rivede il piano di zonizzazione acustica per l’area del Centro Storico.

Segazzi ha espresso la propria condivisione per l’odg, perchè è preferibile avere un centro vitale e frequentato dai giovani piuttosto che abbandonato a se stesso e, dunque, preda della criminalità. La consigliera Bellezza ha precisato di non essere contraria ai locali che fanno musica, purchè gli stessi rispettino precise regole (insonorizzazione e divieto di suonare all’esterno); ciò al fine di garantire, nel contempo, anche la vivibilità dell’acropoli da parte dei residenti. La rappresentante di Perugia di Tutti, dunque, non ha nascosto qualche timore sulla proposta di Bori, condivisibile nello spirito, ma da attuare con le opportune cautele. Infine un pieno appoggio all’odg è stato espresso da Mariuccini, sia per lo spirito dell’atto che per le modalità di attuazione proposte.