Dimezzamento dei fondi per le attività nelle scuole, blocchiamo i tagli e ripristiniamo le risorse
Dopo l’atteggiamento di chiusura ed arroganza sulla questione delle mense l’assessore Dramane Waguè continua a sbattere la porta in faccia alle famiglie, ai genitori e ai bambini di Perugia: il taglio ai fondi per le attività scolastiche, come visite a musei e luoghi cittadini, lingua straniera, cinema e teatro, sono inaccettabili perchè comporteranno l’aumento dei costi a carico dei genitori e il rischio di creare bambini di serie A e di serie B a seconda del reddito familiare. Una scelta incomprensibile in un periodo di difficoltà e crisi come l’attuale. Aggravato dal fatto che le associazioni dei genitori non potranno più abbassare le quote grazie ai risparmi derivati dai comitati mensa
Oltre a protestare, legittimamente, contro questa scelta sbagliata abbiamo anche formulato proposte concrete, tramite un Ordine del giorno, per fermare i tagli e reperire risorse: è solo una questione di volontà politica.
Qui di seguito il testo dell’odg:
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– La Costituzione della Repubblica all’articolo 3 comma 2 sostiene che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
– Il Comune di Perugia, per cercare di garantire una eguaglianza effettiva di opportunità, predispone da anni un Programma di Offerte Culturali e di Opportunità Educative rivolte alla scuola dell’infanzia e dell’obbligo con l’intento di favorire la maturazione dei processi di conoscenza e socializzazione e la lettura del territorio ai fini educativi per garantire la piena realizzazione del diritto allo studio.
– Per l’attuazione dei progetti è previsto un sostegno economico alle Scuole, in misura non superiore alla metà della spesa totale sostenuta, quale compartecipazione del Comune di Perugia per garantire a tutti gli alunni l’effettiva partecipazione alle varie attività che spaziano dall’educazione fisica, alle attività musicali, ai corsi di lingua straniera e di teatro fino ad arrivare alla promozione di attività letterarie e alla realizzazione di piece teatrali.
CONSIDERATO CHE:
– L’esperienza ludico-ricreativa delle attività extrascolastiche permette ai bambini di sviluppare aspetti psicologici, educativi e sociali di fondamentale importanza, poiché stimola la formazione della personalità, l’apprendimento di regole e l’integrazione sociale. Essa consente alla mente di imparare e perfezionare abilità mentali quali l’immaginazione, la percezione sensoriale, la capacità di distinguere realtà e finzione, la capacità di confrontarsi e comunicare, l’assunzione di ruoli, ponendosi come uno strumento in grado di motivare anche nel corso di tradizionali apprendimenti scolastici.
– Queste attività, sganciate dalla valutazione scolastica e dal timore che può comportare, permette a questi ultimi di sentirsi più “liberi” di esprimere le proprie idee ed opinioni e la propria natura.
– Da parte di molti studiosi dell’età infantile è stato dimostrato come le attività extrascolastiche, adeguatamente dosate all’interno della giornata, rappresentino un baluardo insostituibile contro i “mali” che affliggono i bambini che possono essere sia di carattere fisico, come l’obesità infantile, sia di carattere comportamentale e sociale, come l’eccessivo uso/abuso che rischia di sconfinare nella dipendenza da televisione, videogiochi ed internet. Non a caso la professoressa Raffaella Perrella, del dipartimento di Psicologia dell’Università di Napoli, nel volume “Dipendenza da Internet”, scritto a quattro mani con il professor Caviglia del medesimo dipartimento, inserisce la partecipazione ad attività extrascolastiche tra i migliori strumenti di socializzazione reale riducendo, quindi, il tempo e la motivazione a collegarsi alla rete.
VALUTATO CHE:
– In entrambi i bilanci approvati negli ultimi due anni dall’amministrazione comunale di centro-destra la Giunta ha provveduto a quasi azzerare il fondo destinato alle attività extrascolastiche.
– Il combinato disposto dei tagli ai contributi e dell’impossibilità di utilizzare i notevoli risparmi ottenuti dai genitori nella gestione dei comitati mensa comporterà l’aumento del costo di tutte le attività extra-scolastiche a carico delle famiglie. Questa non è altro che una tassazione indiretta ed iniqua che va a danneggiare i bambini, soprattutto se appartengono a famiglie in difficoltà economiche visto il periodo di crisi.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:
– Ad evitare l’aumento dei costi a carico delle famiglie dovuti all’azzeramento dei risparmi dei comitati mensa e delle associazioni dei genitori a causa delle scelte della Giunta sui servizi del settore.
– A ripristinare quanto prima i fondi e fermare i tagli alle attività, al fine di garantire una adeguata offerta formativa agli alunni delle scuole di Perugia, in linea con gli standard qualitativi del passato.
– A dedicare i fondi del 5×1000 destinati al Comune di Perugia per reintegrare il fondo per le attività extrascolastiche dei bambini della nostra città.
– Ad abbassare la quota di pagamento a carico delle famiglie per le attività extrascolastiche attraverso il reperimento di fondi privati provenienti da sponsorizzazioni ed erogazioni liberali.