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28
Mag

Situazione dell’Hospice Perugia, centro di cure palliative per malati terminali

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Tempo fa ho presentato un’interrogazione su una struttura a cui tengo molto per le attività che vengono svolte e per il tema toccato: la situazione dell’Hospice di Perugia, il centro di cure palliative per malati terminali.

Mi ero interessato al destino della struttura e al numero adeguato di persone

All’ultimo question time mi ha risposto l’Assessore competente, Andrea Cernicchi, di seguito inserisco la nota stampa con i dati della risposta.

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Il Consigliere Tommaso Bori ha presentato un’interrogazione, concernente l’hospice di Perugia. L’istante ha ricordato che in città esiste uno dei pochi hospice italiani, situato all’ex-padiglione Zurli nel parco Santa Margherita. Da tempo sono emersi problemi per la struttura, soprattutto con riferimento allo scarso organico in servizio. Considerata l’importanza dell’hospice, rivolto ai pazienti in fase terminale, Bori ha interrogato l’Esecutivo per sapere quali azioni sono state portate avanti su tale struttura, i risultati raggiunti e le prospettive future.

hospice-perugia-1Agli interrogativi ha risposto l’Assessore Cernicchi, il quale ha chiarito che in questi ultimi anni la dotazione organica degli operatori (dirigenza, personale infermieristico, psicologi) dell’hospice è stata completata; inoltre alla struttura è stato assegnato dagli organismi competenti un contributo di circa 40.000 euro. Tutte le questioni oggetto dell’interrogazione, in sostanza, sono state affrontate e risolte e la struttura oggi risulta assolutamente adeguata agli standard sanitari della città.

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Di seguito l’interrogazione integrale:

VISTA:

-La Delibera del Consiglio Comunale in materia di Cure Palliative e Fine Vita.

-La Carta di Servizi dell’Hospice, Centro Residenziale di Cure Palliative.

-La posizione assunta dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale in relazione alla Visita all’Hospice.

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PREMESSO CHE:

-Le cure palliative sono state definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicofisica e spirituale.”

-Le cure palliative si rivolgono a pazienti in fase terminale di ogni malattia cronica ed evolutiva, in primo luogo malattie oncologiche ma anche neurologiche, respiratorie, cardiologiche ed hanno lo scopo di dare al malato la massima qualità di vita possibile, nel rispetto della sua volontà, aiutandolo a vivere al meglio la fase terminale della malattia ed accompagnandolo verso una morte dignitosa. La fase terminale è quella condizione non più reversibile con le cure che, nell’arco di poche settimane o qualche mese, evolve nella morte del paziente ed è caratterizzata da una progressiva perdita di autonomia, dal manifestarsi di sintomi fisici, come il dolore, e psichici che coinvolgono anche il nucleo familiare e delle relazioni sociali.

-L’assistenza domiciliare sanitaria e socio-sanitaria ai pazienti terminali, l’assistenza territoriale residenziale e semi residenziale a favore dei pazienti terminali, i trattamenti erogati nel corso del ricovero ospedaliero e gli interventi ospedalieri a domicilio costituiscono Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.).

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-La rete assistenziale deve essere composta da un sistema di offerta nel quale la persona malata e la sua famiglia, ove presente, possano essere guidati e coadiuvati nel percorso assistenziale tra il proprio domicilio, sede di intervento privilegiata ed in genere preferita dal malato e dal nucleo familiare nel 75-85% dei casi e le strutture di degenza, specificamente dedicate al ricovero dei malati non assistibili presso la propria abitazione.

-La rete sanitaria e socio-sanitaria dovrà essere strettamente integrata con quella socio-assistenziale, al fine di offrire un approccio completo alle esigenze della persona malata, alla quale dovrà essere garantito, se richiesto, un adeguato supporto religioso. E’ particolarmente stimolata e favorita l’integrazione nella rete delle numerose Organizzazioni Non Profit, in particolare di quelle del volontariato, attive da anni nel settore delle cure palliative, dell’assistenza domiciliare e negli hospice, nel rispetto di standard di autorizzazione accreditamento tecnologici, strutturali e organizzativi precedentemente definiti a livello nazionale e regionale.

-L’Hospice è una struttura sanitaria residenziale realizzata come se fosse il prolungamento della propria casa dove il paziente in fase terminale riesce a vivere con dignità gli ultimi giorni della sua esistenza. L’assistenza in Hospice, integrata all’assistenza domiciliare, è gestita da una unità operativa ed è completamente gratuita.

hospice-perugia-2RILEVATO CHE:

-Uno dei pochi hospice italiano è ospitato dal Comune di Perugia all’ex padiglione Zurli all’interno del Parco Santa Margherita e fa parte delle strutture della Azienda Sanitaria Locale numero 2 dell’Umbria e ha un team di operatori qualificato, composto non solo da medici ed infermieri, ma anche da assistenti sociali, psicologi, fisioterapisti e operatori socio sanitari.

-Da tempo il personale dell’hospice di Perugia ha lamentato problemi di vario genere e tipo, in particolare riguardanti l’organico in servizio presso il centro che, nonostante l’abnegazione del personale medico e paramedico, l’esiguità dell’organico fa sì che la struttura di Perugia riesca ad occuparsi soltanto di un basso numero di malati rispetto alla crescente domanda e non può garantire il day hospital di tanti pazienti.

-Il Sindaco e i componenti della III Commissione Consiliare Permanente (Cultura, istruzione, turismo, sport e tempo libero, servizi sociali) hanno visitato il centro e parlato con il personale che ha illustrato la situazione ed i problemi lamentati.

-Il Comune di Perugia si è fatto garante della salvaguardia e della valorizzazione di una struttura come quella dell’hospice perugino, poiché rappresenta un servizio essenziale nella terapia del dolore, in quanto rivolge attenzione alla cura della persona con confort elevati, capaci di garantire la tutela della privacy dei pazienti e un valido aiuto  ai familiari. Ha promosso tramite atti consiliari la volontà di portare avanti presso le istituzioni competenti una adeguata politica di valorizzazione.

SI INTERROGA:

-Il Sindaco e la Giunta su quali azioni sono state portate avanti come da mandato del Consiglio Comunale e come si è dato seguito alla Delibera del Consiglio Comunale in materia.

-L’Amministrazione Comunale sui risultati raggiunti e le prospettive future per la struttura dell’Hospice, Centro Residenziale di Cure Palliative, di Perugia in relazione anche alla progettualità della Azienda Sanitaria Locale numero 2 dell’Umbria.