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Giu

La grande ammucchiata: l’inganno delle liste civiche trasformate in stampella della destra berlusconiana

apparentamentiDevo ammettere che io ero il primo a credere che fosse impossibile, che fosse solo fantapolitica, ma in questi giorni la realtà sta superando la fantasia.

Penso che nemmeno i cittadini che hanno sostenuto e votato le liste civiche al primo turno, magari perchè critici con la gestione degli scorsi anni, magari perchè volevano dare un messaggio, potessero anche solo lontanamente immaginare una cosa del genere.

Tre candidati sindaci, in prima battuta tra loro avversari, scoprono casualmente ad una settimana dal ballottaggio di pensarla allo stesso modo e di avere tanto in comune da potersi allegramente apparentare. Ma su quali idee? Su quale programma condiviso?

Il primo, Dramane Waguè, è entrato 15 anni fa in Consiglio Comunale con Rifondazione Comunista, è poi passato al Gruppo Misto, dopo si è ricandidato con La Margherita e infine è confluito nel Partito Democratico, salvo poi candidarsi con una lista civica che non è riuscita ad eleggerlo in consiglio. Con questo apparentamento, all’insegna della ricerca di spazi personali, cerca di rientrare dalla finestra quello che i perugini hanno spinto fuori dalla porta.

romizi barelli wagueDopo aver passato tutto l’arco costituzionale dalla sinistra radicale, passando per la segreteria regionale del PD, fino alla destra berlusconiana si ritrova a sostenere come candidato Sindaco il segretario provinciale di Forza Italia, Andrea Romizi. Ma i cittadini che lo hanno votato e sostenuto in buona fede aveva spiegato i suoi veri obiettivi?

Il secondo, Urbano Barelli, ha promosso praticamente tutti i comitati possibili ed immaginabili in città, anche quelli che facevano battaglie condivisibili come per l’acqua pubblica, contro il nucleare e sulle tematiche dell’ambientaliste. Come si conciliano queste battaglie con la destra berlusconiana che anche in Consiglio Comunale a Perugia ha votato a favore del nucleare e contro l’acqua pubblica? Alle persone che lo hanno sostenuto ha detto che li ha utilizzati come trampolino di lancio per se stesso?

Come ha commentato il vertice di Legambiente sul Corriere dell’Umbria “l’apparentamento con Romizi è sconcertante. C’è di che sentirsi utilizzati e presi in giro.”

romizi forza italiaCredo che in molti condividano questo sentimento: tra chi al primo turno ha votato sia Waguè che Barelli ci sono tante persone che sono state critiche in questi anni e, in buona fede, volevano mandare un messaggio di discontinuità e cambiamento. Temo che proprio loro mai e poi mai avrebbero immaginato che entrambi i candidati avrebbero poi firmato il documento di apparentamento ufficiale con il segretario provinciale di Forza Italia che come simbolo della lista ha “Berlusconi per Romizi”.

Ma almeno una cosa positiva è accaduta, dal punto di vista di questi cittadini: lo scenario si è schiarito e tutti sono usciti dall’ombra dell’ambiguità.

Created with Nokia CameraI vertici delle liste civiche si sono trasformate nella stampella di una grande ammucchiata senza nulla in comune, uniti solo dalle vecchie logiche spartitorie: un confuso cartello diversamente berlusconiano che vorrebbe muovere gli ultimi colpi di coda proprio a Perugia, proprio nella nostra città.

Non permettiamolo: noi non ci presteremo a manovre di palazzo con nessun contenuto, idea e progetto in comune, ma dettate soltanto da vecchie logiche spartitorie tra soggetti che non sono riusciti ad essere eletti e si sono messi alla ricerca di spazi personali collegati alle solite poltrone.

Io non intendo parlare con gli ex-candidati a sindaco, che gli stessi perugini per primi hanno bocciato nelle urne, ma voglio rivolgermi direttamente alle persone che, in buona fede, hanno votato le liste civiche per mandare un messaggio e sono state ingannate dai vertici che le hanno trasformate in stampella della destra berlusconiana di Perugia.

A loro dico che se volevano inviare un messaggio lo hanno fatto ed è arrivato forte e chiaro, che la richiesta di cambiamento e di rinnovamento è stata recepita e saremo noi a realizzarli, non chi nel simbolo ha ancora il coraggio di citare Berlusconi per Romizi: qualunque sia il problema, la soluzione non sono loro.