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12
Feb

Perugia, studiata per studiare: progetti per una città Campus naturale e diffuso

Da oltre 700 anni Perugia ospita studenti e saperi. Gli studenti sono il fulcro ed il motore della vitalità culturale, sociale ed, anche, economica della nostra città. Le scuole come le Università di Perugia sono attualmente in testa nelle classifiche nazionali. Non da meno sono l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio di Musica e l’Istituto internazionale di mediazione linguistica. Per valorizzare tutto ciò è necessario mettere a sistema una sinergia tra Enti Locali, Istituzioni Scolastiche ed Universitarie, Agenzia per il Diritto allo Studio, Fondazioni Culturali, organizzazioni e associazioni autonome che afferiscono al mondo dello studio, della formazione e della didattica, della ricerca e della conoscenza.

A tal fine nel corso della precedente consiliatura la Commissione Consiliare cultura ha approvato il documento “Perugia: Studiata per Studiare. Progetti per una città campus naturale e diffuso”; frutto di un lavoro portato avanti negli anni insieme alle associazioni studentesche e ai rappresentanti degli studenti con l’obiettivo di costruire una città a misura di studente. Alcune delle nostre battaglie hanno portato ad importantissimi risultati, per esempio i biglietti multicorsa a 0,90 centesimi per gli studenti, gli abbonamenti ai mezzi pubblici agevolati per gli universitarie, nonché la sperimentazione della Mobilità Notturna. Sono convinto, però, che vadano portate avanti politiche per lo studio complessive che interessino sia gli universitari che i ragazzi e le ragazze delle superiori.

Il senso del mio documento approvato nel 2013 era proprio quello di mettere in atto azioni strutturate in tema di orientamento degli studenti, con la finalità di ampliare le azioni di informazione e di comunicazione rivolte a scuole ed utenti, di corsi di preparazione e simulazioni per i test d’ammissione, con l’idea di coordinare l’organizzazione degli eventi tra tutte le scuole, di attivare il Cercalloggio, facile, etico, sicuro, per mettere in contatto gli studenti italiani e stranieri che sono interessati ad affittare un alloggio in città, rispondendo a criteri di qualità e sconfiggendo il mercato nero. Le proposte riguardano, inoltre, gli studenti disabili con una linea guida per garantirgli particolare attenzione nei propri percorsi di studio; l’accesso al web e Wi-Fi per una migliore accessibilità alla rete; carte per convenzioni ed agevolazioni ed integrazione delle varie tessere disponibili per una migliore accessibilità ai servizi: una particolare attenzione al tema del trasporto pubblico e mobilità alternativa, sperimentando nuove soluzioni come la Mobilità Notturna; l’ampliamento dell’orario di accesso alle biblioteche; consolidamento di tutte le politiche tese alla salvaguardia dell’ambiente, con particolare riferimento ai criteri della raccolta differenziata; progetti come il cosiddetto “fuori salute” (Afas-Adisu) o la riattivazione del servizio medico ambulatoriale per studenti fuori sede, e anche il servizio di consultazione psicologica; investimenti per la costruzione, riqualificazione e recupero degli edifici adibiti a collegi e mense; far conoscere ai tanti studenti che Perugia ospita le decine di impianti sportivi e le aree verdi in città, promuovendo nel contempo le associazioni sportive e mettendole in contatto con i giovani; confermare le agevolazioni con cinema e teatri; inserire nel portale del Comune una parte dedicata alle politiche per lo studio ed attivare un account nei principali social network per poter raggiungere gli studenti sia italiani che stranieri.

Si tratta di comprendere l’importanza che la comunità studentesca ha per la nostra città e portare avanti azioni in grado di valorizzare la principale risorsa culturale di Perugia. Evidentemente la Giunta Romizi non riesce a dare il giusto valore alla questione, non avendo investito in tal senso. Infatti, nonostante il documento sia stato approvato ormai 5 anni fa, le vane proposte si sono arenate e non sono state portate avanti da questa amministrazione, che si è dimostrata anche in questa occasione non attenta ai bisogni collettivi della città.

Per questo oggi ho presentato un ordine del giorno con cui ho chiesto a questa amministrazione di recepire queste proposte ed i progetti descritti in tema di politiche studentesche: Perugia studiata per studiare – Progetti per una città campus naturale e diffuso