Tutto un altro blog!

19
Lug

UNIPG: Aumentano le tasse, diminuiscono i servizi

Aumenti Tasse UniPg – La Nazione

Aumenti Tasse UniPg – Il Corriere Dell’Umbria

Aumenti Tasse UniPg – Il Giornale Dell’Umbria

Studenti contro la retta più salata – Il Giornale dell’Umbria

Nonostante si comprenda la difficoltà della situazione per l’università tutta, e le problematiche economiche derivanti dall’attuale vicenda storica, dovute sia a questioni nazionali che internazionali, non possiamo che rilevare come gli studenti, ancora una volta, vengano considerati come il salvadanaio dell’università a cui attingere in caso di bisogno.increasing-results3
Abbiamo purtroppo rilevato come l’avvenuto aumento delle tasse per le fasce alte, che avrebbe dovuto essere investito in servizi agli studenti, non è stato destinato agli scopi concordati, e notiamo come alla diminuzione di servizi corrisponde quindi un immotivato aumento della tassazione.
Non possiamo dunque non esprimerci riguardo al tentativo di fare cassa dell’università gravando sugli studenti, aggirando il limite del 20% dell’FFO tramite l’introduzione di tasse di facoltà, tagliando i fondi destinati agli studenti, diminuendo i servizi offerti, e tagliando le 150 ore.
Come studenti siamo disposti a considerare la problematica, e non abbiamo intenzione di tirarci indietro nei momenti di bisogno, ma non accettiamo assolutamente che ad un aumento di pressione fiscale per le famiglie non solo non corrisponda un aumento dei servizi per gli studenti, ma addirittura sia previsto un taglio dell’ordine di centinaia di migliaia di euro dei servizi per la collettività studentesca.
Data la situazione comprendiamo le necessità di reperire risorse, ma queste devono essere ottenute attraverso una razionalizzazione e non solo opprimendo gli studenti. Tale razionalizzazione non può che essere effettuata attraverso un preventivo processo di analisi e valutazione delle spese attuali. Diviene quindi necessario premere fortemente affinché il Nucleo di valutazione d’Ateneo si riunisca per compiere le opportune considerazioni e riferisca in Senato, affinché questo possa rivedere i criteri di ripartizione dei finanziamenti ai singoli centri di spesa, in modo che settecento anni di storia dell’Università degli Studi di Perugia possano essere un punto di partenza per guardare al futuro in un’otica di continuità e crescita del patrimonio culturale dello Studium.
Per questo motivo il Consiglio degli Studenti richiede che si riunisca il Nucleo di Valutazione d’Ateneo per compiere le dovute valutazioni. Nel frattempo si richiede che termini la politica vessatoria nei confronti degli studenti e si studino delle soluzioni alternative al mero aumento mascherato delle tasse universitarie.

1 Response

  1. Valentina

    Questo aumento fa veramente schifo. Di solito sono più fine ma in questo caso non ci sono altre parole.

    Vorrei anche mettere l’accento sul fatto che in gran parte dei corsi, specialmente in ambito scientifico, i programmi e le prove d’esame (anche per responsabilità dei singoli professori: o per una troppa libertà che si lascia loro o chi sa, forse a bella posta?) sono fatti in modo che sia IMPOSSIBILE non andare fuori corso e andare fuori corso, in questo aso, signifca pagare un anno e 1700 euro circa in più.

    Un piccolo esempio per approfondire ulteriormente la gravità della situazione: uno studente lavoratore che si paga da solo le tasse ma abita in un immobile di proprietà della famiglia, anche se ne pagasse l’affitto, risulta a carico della famiglia e quindi le sue tasse vengono valutate su parametri che non corrispondono a realtà e possono arrivare a oltre 8500 euro per una laurea specialistica (molto di più considerando che, lavorando, non potrà sicuramente completare in corso la laurea).

    …c’è da dire altro?