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26
Mag

Beuys, Burri e la Rocca Paolina: il Comune di Perugia e il suo capitale della cultura

beuys perugiaStavo leggendo la nota dedicata al “CENTENARIO DI BURRI E LA ROCCA PAOLINA. UN’OCCASIONE CHE PERUGIA STA PERDENDO?” scritta dalla Società di Mutuo Soccorso della nostra città.

E’ molto interessante, la trovate qui: https://www.facebook.com/societamutuosoccorso.perugia/posts/504160953068729

In quelle poche righe c’è tanta storia: si parla dell’incontro di Beuys e Burri alla Rocca Paolina. Delle “Lavagne” del primo e del “Grande Nero r.p.” del secondo. Del 35° anniversario dell’incontro promosso dal Comune e del Centenario dalla nascita del grande artista internazionale.

Si parla, purtroppo, di occasioni perse sul piano della crescita culturale e della promozione turistica.

E si parla anche di una questione a me molto cara: il “Grande Nero”, la macchina cinetica scultorea esposta in mostra permanente alla Rocca Paolina. Ora rotta ed in attesa di un restauro che non arriva proprio per il Centenario di Burri.

Ad inizio anno avevo chiesto di procedere rapidamente al recupero dell’opera e di non lasciare che fosse un’iniziativa isolata. Ormai siamo a metà anno e rimaniamo in attesa: https://www.tommasobori.it/restauro-del-grande-nero-nel-centenario-della-nascita-di-burri-non-sia-uniniziativa-isolata/

Intanto mi andava di parlare della mia città, di Perugia. Anzi proprio del Comune di Perugia e del suo capitale della cultura: di quando era un’Istituzione in grado di promuovere cultura e arte a livello internazionale. Come il 3 aprile 1980, quando Beuys, Burri e la cittadinanza si sono dati appuntamento nel cuore della Rocca Paolina.

Quando anche il manifesto, a suo modo, era una piccola opera d’arte. Pensato per durare, non come oggetto di effimero consumo. Come quello che trovate qui: https://www.tommasobori.it/?attachment_id=4832