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22
Nov

Dimezzare i Medici Specializzandi significa demolire la Sanità pubblica, gli Ospedali umbri e l’Università di Perugia

Medici Specializzandi ManifestazioneNel più assoluto silenzio da quest’anno sarà dimezzato il numero dei medici specializzandi in tutta Italia, si passerà da 5.000 borse di formazione specialistica in area sanitaria ad esattamente la metà: 2.500.

Questo non significa soltanto che egoisticamente i giovani medici (dopo aver superato un test d’ingresso per la Facoltà di Medicina e Chirurgia, studiato per 6 anni le materie più disparate, sostenuto l’esame di Laurea e l’esame di Stato per l’abilitazione) quando si sottoporranno all’ennesimo test, cioè la prova scritta e pratica per l’accesso alla scuola di specializzazione, non avendo più posti non avranno la possibilità di concludere la loro formazione professionale.

Ma significa soprattutto un danno alla comunità e alla sanità pubblica. Infatti in tutti i reparti in cui siamo abituati a vedere gli specializzandi, che svolgono spesso mansioni oltre i loro compiti e oltre il loro orario, verrà meno la loro presenza e il loro lavoro. Soprattutto per il sistema sanitario umbro e per le istituzioni universitarie perugine, che sono abituati ad una corretta programmazione delle risorse mediche e dell’investimento dei fondi sanitari.

Per questo tanto gli studenti di Medicina e Chirurgia, quanto i giovani medici neo-laureati, non possono essere lasciati soli dai rappresentanti degli enti locali, delle istituzioni, dell’università e del sistema sanitario locali. Se le cose rimarranno come sono oggi, con il dimezzamento delle borse di formazione specialistica in area sanitaria, il danno non sarà solo per i giovani medici che si ritroveranno senza futuro, ma per tutta la comunità che si ritroverà senza il sistema sanitario pubblico a cui siamo abituati e senza medici competenti per mancanza di personale.

Per questo mi unisco, con la speranza di non essere il solo dall’interno delle istituzioni, alle proteste e alle proposte che verranno portate avanti nella manifestazione di domani a Roma davanti al Parlamento “Investire sui giovani della Sanità per Investire sul futuro del nostro Sistema Sanitario Nazionale” a cui parteciperanno oltre 300 giovani medici con 6 autobus da Perugia e Terni per rivendicare una sanità pubblica ed accessibile.