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18
Nov

#IncubatoreImpresa 2: l’ok di Confindustria

confindustriaLa Commissione Cultura ha dedicato la seduta odierna ad un ulteriore approfondimento dell’odg del consigliere Bori sul tema: incubatore d’impresa, tra enti locali ed istituzioni universitarie. L’atto, infatti, era stato illustrato e discusso nel corso della seduta del 6 agosto 2013, all’esito della quale la Commissione aveva deciso di convocare per un’audizione alcuni soggetti, onde avere ulteriori delucidazioni sul tema. All’incontro ha partecipato il Dott. Luca Angelini del Servizio Ricerca di Confindustria.

Angelini ha riferito che ad oggi in Umbria sono attive circa 40 imprese spin-off, ossia caratterizzate da un’imprenditoria innovativa, tutte sorte nell’ambito universitario, principalmente per iniziativa dei docenti più che di studenti o neo-laureati, con particolare riferimento alle facoltà  di ingegneria e chimica.

Il problema centrale per queste esperienze, al di là  della disponibilità di locali facilmente superabile, è rappresentato dal capitale di rischio; senza adeguate risorse, infatti, le imprese, seppur di qualità e dotate di grandi potenzialità , hanno difficoltà ad emergere. Angelini ha riferito, altresì, che Confindustria sul punto ha lanciato in Italia un progetto, denominato “adott-up” per cercare di favorire la nascita di imprese giovani.

Nel dettaglio il progetto prevede una vera e propria adozione di neonate attività  da parte di aziende manifatturiere già  esistenti, con supporto costante sotto il profilo logistico, economico, ecc. Ciò consente il superamento dei problemi finanziari, garantendo ai giovani imprenditori una possibilità  di concreto sviluppo. Angelini ha poi messo a disposizione della Commissione alcuni dati.

incubatore-impresa2Nelle 40 aziende spin-off umbre, operano attualmente circa 80 giovani, con fatturati che, nei casi di maggiore successo, hanno raggiunto anche i 3-4-500.000 euro annui. I benefici per il territorio sono enormi perchè le aziende rappresentano una grande occasione di sviluppo per l’Umbria e per i giovani. Permangono due criticità : l’aspetto finanziario e quello manageriale, mentre il punto di forza è rappresentato dalla grande capacità  innovativa.

Valutando positivamente l’odg presentato sul tema da Bori, Angelini ha rappresentato che, per dar vita ad un’esperienza di “incubatore d’impresa” realmente funzionale, occorre la sinergia di molteplici soggetti. Le idee dovranno essere fornite dall’Università , gli spazi dall’Ateneo o dal Comune, i servizi di supporto dalle Associazioni, Camera di Commercio, ecc., le risorse dalla Regione attraverso Gepafin e Sviluppumbria. L’approfondimento della tematica proseguirà nel corso della prossima seduta, quando la Commissione riceverà  in audizione il Prof. Loris Nadotti dell’Università di Perugia, ordinario di Economia degli intermediari finanziari.