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24
Mar

Giovani Democratici sul Centro Storico: “Favorire l’accesso rivedendo orari ZTL, parcheggi e corse Minimetrò”

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“Un centro più accessibile è garanzia di sicurezza e qualità della vita, ripopolarlo di abitanti e frequentatori è fondamentale per renderlo più vivibile: per questo è necessario rivedere le fasce orarie di apertura della  Ztl e prolungare i tempi di funzionamento del Minimetrò, in particolare nei finesettimana”.

I Giovani Democratici di Perugia, movimento under30 del Pd, intervengono nel dibattito sul centro storico cittadino proponendo una serie di accorgimenti mirati a ridurre disagi per i residenti, rilanciando l’attrattività del salotto buono della città. “E’ importante – sottolineano in una nota i Gd perugini – che non si ceda alla tentazione di decentrare la quotidianità della vita del cittadino solo nelle periferie. Per evitarlo il centro storico deve però risultare alla portata di tutti. Questa non va intesa come la liberalizzazione del ‘parcheggio selvaggio’ nell’acropoli, ma come un attento e studiato piano di accesso e mobilità, soprattutto nelle ore notturne. “La sicurezza, ma soprattutto la sua percezione, dipendono in larghissima misura dalla presenza di volti amici intorno a te.  Per questo – spiegano – le zone della città vissute a pieno risultano essere anche le più sicure”.

La ricetta degli under30 Pd per favorire “la presenza di giovani e famiglie nell’acropoli si basa sull’apertura prolungata del Minimetrò, degli ascensori e delle scale mobili: una sperimentazione che può portare dei benefici se allargata ai finesettimana di tutta la stagione primaverile ed estiva”.

perugia-centro-storico-illuminazioneNelle riflessioni degli Giovani democratici c’è spazio anche per i temi della sicurezza e del decoro urbano. Su questo la via che indicano è quella della valorizzazione del ruolo degli esercenti “a cui proporre un ‘codice etico’ che possa essere il primo passo per contrastare la somministrazione di alcool ai minori e a chi ha già superato la soglia alcoolica consentita”. Il codice come “strumento di concertazione con chi gestisce i locali, premiando chi si dimostra attivo nel contrasto dei fenomeni di degrado prevedendo controlli delle vie pubbliche, per esempio attraverso l’utilizzo di steward privati all’esterno degli ingressi; l’effettiva accessibilità dei bagni pubblici all’interno del locale; l’organizzazione di iniziative culturali e di promozione da parte dei gestori stessi”.

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DOCUMENTO e PROPOSTE sul Centro Storico di Perugia

Dopo gli avvenimenti dell’ultimo anno, la città e le sue istituzioni sono state messe di fronte  alle problematiche che noi da tempo abbiamo evidenziato. Abbiamo la volontà di aprire una seria e diffusa riflessione sul centro storico, la sua  funzione aggregativa, di collegamento tra le generazioni e tra le varie zone di Perugia, altrimenti troppo distanti e differenti tra di loro.

Dopo le varie prese di posizione e gli interventi sul tema crediamo sia utile offrire una serie di riflessioni ai nostri amministratori e al nostro Partito per attuare delle politiche differenti e innovative per il centro storico utili ad invertire  la tendenza degli ultimi anni.

Se la politica intende davvero rivitalizzare il centro, rendendolo vivibile e sicuro nelle ventiquattro ore che compongono la giornata, è necessario governare i processi culturali e sociali in maniera innovativa rispetto al passato. Bisogna evitare di cedere alla tentazione di decentrare la quotidianità della vita del cittadino solo nelle periferie, sia per i servizi che per il tempo libero, credendo che sia la scelta più giusta. In realtà è soltanto la scelta più facile, che non risolve i problemi di fondo della città e della sua acropoli, ma li sposta soltanto in altre zone, magari più distanti dagli occhi dell’opinione pubblica.

Venendo al punto, la madre di tutte le questioni è l’accessibilità al centro storico. Questa non va intesa come la liberalizzazione di un parcheggio selvaggio nell’acropoli, ma come un attento e studiato piano di accesso e mobilità, soprattutto nelle ore notturne. La sicurezza, ma soprattutto la sua percezione, dipendono in larghissima misura dalla presenza di volti amici intorno a te. Per questo le zone della città vissute a pieno risultano essere anche le più sicure, al contrario le zone meno frequentate sono quelle che vengono percepite meno tranquille e più soggette all’aggressione della micro e macro criminalità.

Per favorire la presenza dei giovani e delle famiglie, che rendono vitale l’acropoli, è utile imparare dalla sperimentazione fatta durante i grandi eventi dell’apertura prolungata del minimetrò, degli ascensori e delle scale mobili. Durante queste manifestazioni il centro storico si popola ed è più vivibile oltre i soliti orari. Crediamo che questa sperimentazione può portare dei benefici  se allargata anche nei finesettimana di tutta la stagione primaverile ed estiva, stagione nella quale il centro è maggiormente frequentato, allungando così l’apertura dei mezzi sopra citati fino all’ora di chiusura dei locali. L’intento è appunto quello di poter far vivere il centro storico agevolando l’accessibilità a tutti coloro che non vi abitano, così da garantire automaticamente un miglioramento della vivibilità. Allo stesso tempo crediamo che, se si vuol rigenerare il centro storico di Perugia, c’è bisogno di attuare delle politiche che vi favoriscano particolarmente l’accesso; e così, oltre alla sperimentazione dell’allungamento del servizio pubblico per l’accesso all’acropoli, si potrebbe ripristinare una vecchia sperimentazione, attuata dal Comune di Perugia nel passato, che  prevede la possibilità della sosta gratuita per chi possiede la “Carta Giovani” (quindi i cittadini fra i 18 e 30 anni) nei parcheggi del centro, magari quelli meno frequentati, nelle ore notturne. Allo stesso tempo si potrebbero mantenere le tariffe agevolate per tutta la durata della notte negli altri parcheggi SIPA.

Un altro problema molto sentito dalla cittadinanza, che l’amministrazione ha valutato come problema prioritario, è quello dei rifiuti prodotti durante le serate; anche noi crediamo che questo sia un problema urgente in quanto il centro storico, come qualsiasi altro luogo pubblico, deve essere rispettato in quanto tale. Proponiamo infatti di istallare dei nuovi cestini dei rifiuti che sostituiscano quelli già presenti, adeguandoli  alla produzione della raccolta differenziata, in  numero maggiore rispetto ad oggi. Allo stesso tempo è impensabile che nel centro di Perugia (in gran parte solo pedonale) non siano presenti dei posacenere utili ai fumatori, onde evitare gli innumerevoli rifiuti prodotti dalle sigarette gettate in terra. In questa ambito c’è da aggiungere la questione dei bagni pubblici: sicuramente è indispensabile la costruzione di nuovi bagni da localizzare nelle aree più densamente popolate durante la notte, ma anche l’allungamento dell’apertura dei bagni già esistenti (in P.zza IV Novembre e lungo Corso Vannucci) fino all’ora di chiusura dei locali del centro storico.

Crediamo poi che iniziative culturali, musicali ed artistiche, organizzate con il patrocinio del Comune di Perugia e organizzate da più soggetti come ad esempio i locali, i commercianti e gli albergatori, volte al miglioramento della qualità della vivibilità della città, possano andare verso la direzione voluta e cioè di politiche tese al miglioramento della qualità della vita del centro anche di notte.

Con le idee sopra riportate vogliamo avanzare delle proposte innovative e positive all’amministrazione per il miglioramento della vivibilità del centro storico, senza però stigmatizzare i problemi che in questi ultimi anni sono emersi: l’eccessivo consumo di alcool da parte di giovani e giovanissimi, la diffusione della droga e dello spaccio nel centro di Perugia. Questi  sono sicuramente problemi prioritari della nostra città, che fanno emergere un certo disagio sociale. In questo senso crediamo che la stipulazione di un “Codice etico” con i gestori dei locali possa essere un primo passo per contrastare la somministrazione di alcool ai minori e a chi ha già superato la soglia alcoolica consentita. Riteniamo infatti che la previsione di ordinanze restrittive per l’apertura dei locali o che riguardino, comunque, la vita serale e notturna del centro storico, debbano essere preventivamente concertate con le parti in causa. Questo strumento, già più volte chiamato in causa, non può e non deve essere un semplice strumento punitivo per i gestori e repressivo per i giovani, ma pensiamo che invece possa rappresentare, se opportunamente utilizzato, un’importante fattore di stimolo per la risoluzione di alcune problematiche storiche per la vita serale del centro. In particolare pensiamo che nello strumento delle ordinanze restrittive vadano individuati criteri incentivanti che possano premiare i locali “virtuosi” e distinguerli dagli altri, al fine di evitare generalizzazioni. Va premiato, quindi, chi si dimostra attivo nel contrasto dei fenomeni di degrado prevedendo, a titolo esemplificativo, il controllo delle strade e la facilitazione del passaggio delle macchine tramite, la presenza di bagni pubblici ed accessibili all’interno del locale, l’organizzazione di iniziative culturali e di promozione da parte dei gestori stessi.

Infine riteniamo  che sia utile creare un coordinamento delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza del centro di notte come di giorno, in modo da evitare spiacevoli eventi con l’obiettivo di colpire chi commette quei reati come lo spaccio di droga in piazza e chi disturba l’ordine pubblico facendo risse.

Tutto ciò finalizzato a garantire la serena vivibilità del centro storico ai tanti giovani che ancora lo scelgono come meta per trascorrere piacevoli serate in compagnia degli amici di sempre e per fare nuove conoscenze.