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4
Nov

Specializzandi, risorsa per la sanità umbra

Oggi sono rientrato in Ospedale. Amo la professione medica, che rimane la mia priorità. Lavorare mi permette di essere una persona libera anche in politica.

Non ero il solo nuovo arrivo: insieme a me hanno preso servizio i nuovi medici specializzandi. Sono più di 500 i giovani medici che fanno un concorso nazionale e che scelgono l’Umbria per la propria formazione. Grazie al loro impegno reggono i reparti, aprono gli ambulatori, si prendono cura dei pazienti e fanno ricerca di qualità.

Spesso facciamo l’errore di abituarci alla presenza dell’Università, ma non dobbiamo darla per scontata: è una grande opportunità per il nostro sistema sanitario regionale che, anche grazie all’Ateneo, è e deve rimanere pubblico ed universalistico. Per tutti uguale a prescindere dal conto in banca e dal ceto sociale.

Una delle prime cose su cui lavorare è proprio la collaborazione tra Università e Regione; per gli errori del passato da entrambe le parti non è stata ancora firmata la Convenzione tra le due istituzioni, che sta mettendo in crisi numerose strutture sanitarie. 

Va aperta una nuova stagione anche qui.