SUPERSTRADA A PAGAMENTO: Aumenta la mobilitazione, pronto il ricorso al TAR
Prosegue la mobilitazione contro il provvedimento del Governo che impone all’ANAS di introdurre il pedaggio anche sui Raccordi Autostradali come la superstrada Perugia-Bettolle. In Commissione Consiliare al Comune di Perugia i dirigenti ANAS hanno riferito che i lavori per la messa a pagamento della superstrada inizieranno dal prossimo ottobre e che saranno soggette a pedaggio già dall’inverno le uscite di Foiano della Chiana, Cortona, Pietraia, Castiglione del Lago, Tuoro, Passignano Ovest, Passignano Est, Torricella, Magione, Mantignana, Corciano, Olmo, Ferro di Cavallo, Madonna Alta – Stadio, S. Faustino, Prepo, Piscille, Ponte San Giovanni.
Dopo l’ufficializzazione della notizia sono state molte le prese di posizione sia istituzionali che politiche.
Al Senato e alla Camera sono state depositate due interrogazioni al Governo dai Parlamentari del Partito Democratico che chiedono una retromarcia sull’introduzione del pedaggio. Si è mosso anche il gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Perugia che con una mozione chiede di verificare la compatibilità tecnica del pagamento lungo l’arteria stradale che attraversa la città . Molti Sindaci dei Comuni del Lago Trasimeno, tra cui Alunni Proietti di Magione, hanno segnalato il grave danno che il ticket comporterebbe all’economia locale e al comparto del turismo.
Ma non si sono attivate solo le istituzioni, anche la segreteria provinciale del Partito Democratico ha discusso della questione e ha promosso una raccolta firme sia on-line che cartacea.
“Le iniziative procedono in maniera molto partecipata dai cittadini, non solo in pochissimo tempo abbiamo ricevuto numerose adesioni al gruppo facebook, ma è partita anche una raccolta di firme online, alla quale a breve seguirà una petizione cartacea nei comuni interessati dal provvedimento. Al riguardo stiamo coinvolgendo non solo i comuni umbri, ma anche quelli della Provincia di Arezzo e di Siena.” – spiega Daniele Chiappini, coordinatore della segreteria PD provinciale – “Ci spiace rilevare come l’auspicata unità dei partiti locali al fine di tutelare i cittadini della regione in realtà non si è verificata. L’On. Laffranco ritiene il pedaggio “inevitabile” ed il Ministro Matteoli specifica che anche gli umbri dovranno pagare. Appare chiaro come i rappresentanti del PDL non abbiano a cuore né chi li ha eletti, né le loro città , che avranno solo problemi da questo provvedimento. E’ un peccato che in questa situazione non si sia raggiunta un’unità d’intenti indispensabile”.
Intanto la mobilitazione supera i confini sia del Comune di Perugia, che della sua Provincia. Non solo si stanno attivando i Consiglieri Comunali e i Sindaci dei Comuni Umbri attraversati dalla superstrada, ma anche gli amministratori dei Comuni Toscani della Provincia di Siena ed Arezzo, come chiesto in un’interrogazione dal Consigliere Comunale di Perugia, Tommaso Bori.
“Incomprensibile il tentativo del Governo di trasformare un servizio, come una strada, in una tassa. Soprattutto in un periodo di crisi economica come l’attuale in cui molte famiglie sono in difficoltà ed aggiungere ulteriori costi per servizi fino ad ora gratuiti, ma soprattutto qualitativamente scadenti, sembra veramente assurdo.” – sostiene Tommaso Bori dai banchi del Consiglio Comunale di Perugia – “Questo è un danno alle città , che subiranno una congestione del traffico ed un aumento dell’inquinamento, un danno al turismo, che sarà meno appetibile per chi viene da fuori regione, un danno all’Università , che sarà più costosa per gli studenti pendolari e fuorisede. Insomma per i cittadini solo danni  dal decreto del Governo. Ci piacerebbe vedere una reazione anche dai colleghi del PDL eletti negli enti locali” – continua Bori – “dato che i loro rappresentanti eletti nel Parlamento si sono detti favorevoli e hanno sostenuto che è giusto pagare tutti. Credo però che i cittadini non li abbiano votati per questo, contando che i loro slogan erano “meno tasse per tutti†e “non metteremo le mani nelle tasche degli italianiâ€, solo che poi hanno fatto esattamente il contrario. Per quanto ci riguarda abbiamo già preso i contatti con chi ha seguito i ricorsi al TAR per il Grande Raccordo Anulare in cui è stato eliminato il pedaggio, siamo intenzionati a fare lo stesso qui da noi.â€